Il 18 ottobre 2021 Borsa Italiana ha lanciato il primo indice blue-chip per l'Italia dedicato alla sostenibilità, ossia che racchiude una serie di elementi di valutazione utilizzati nel settore finanziario per giudicare la sostenibilità degli investimenti, in un’ottica di valutazione complessiva di un’azienda che va oltre i risultati puramente economici.
Il Mib ESG Index è il secondo indice nazionale di Euronext che combina elementi di performance economica con valori Environmental, Social e Governance (ESG) dopo l’indice CAC 40 ESG lanciato a marzo 2021.
Lo scopo principale è quello di facilitare l'adozione di tradizionali approcci di investimento ESG, come i principi del Global Compact delle Nazioni Unite da parte degli investitori pubblici e privati e di ottenere il consenso per investimenti sostenibili e responsabili. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Mib ESG Index: caratteristiche e funzionamento
La metodologia alla base dell'indice prevede una graduatoria delle migliori 40 società sulla base di criteri ESG, selezionate tra le 60 italiane più liquide, escludendo quelle coinvolte in attività non compatibili con investimenti ESG, si legge in una nota.
Nel Mib ESG Index ci sono tutte le società del FTSE Mib tranne Azimut, Buzzi, Campari, Diasorin, Exor, Finecobank, Interpump, Inwit, Leonardo, Tenaris. Fuori dal paniere principale, sono state inserite nel nuovo indice Anima Holding, Brembo, Erg, Falck Renewables, Iren, Mediaset, Reply, Salvatore Ferragamo, UnipolSai e Webuild.
La composizione dell'indice si basa sull'analisi dei criteri ESG condotta da parte di Vigeo Eiris e verrà rivista con frequenza trimestrale. La prossima revisione è prevista il 17 dicembre. Vigeo Eiris è una primaria agenzia di rating ESG europea. Dall’aprile 2019 Vigeo Eiris è entrata a far parte del gruppo Moody’s (Moody's ESG Solutions).
Ogni tre mesi si procederà quindi alla revisione dell’indice step nel quale, eventualmente, verranno aggiunte quelle società che hanno dimostrato miglioramenti in termini di pratiche Environmental, Social e Governance rispetto alla precedente valutazione.
Il nuovo indice è al momento rappresentato per il 19,7% da banche e per il 15,6% dal settore automotive, mentre il 12,8% viene dal settore elettrico convenzionale, l'8% da quello integrato oil&gas, secondo un’analisi di Equita SIM. Il peso maggiore per singolo titolo è di Intesa Sanpaolo, che vale da sola il 10,4% dell'indice, seguita da ENEL (9,7%), Stellantis (9,2%) ed ENI (8%).
Mib ESG Index: continua l’impegno di Euronext sulla finanza sostenibile
Il nuovo indice azionario MIB ESG risponde alla crescente domanda di strumenti di investimento sostenibile da parte degli operatori dei mercati finanziari. Il lancio dell'indice è stato un passo importante in grado di accelerare la transizione verso un'economia sostenibile e consentirà agli investitori di finanziare progetti e società ad alto impatto in Italia e in Europa.
Euronext è tra i protagonisti del mercato europeo degli indici ESG e vanta una lunga esperienza nel settore. Al momento il principale Exchange del Vecchio Continente gestisce più di 40 indici “sostenibili”, a cominciare dal lancio del primo indice ESG Low Carbon 100 Europe, avvenuto nel 2008.
Quest'anno Euronext ha compiuto un passo in avanti all'interno della sua ampia famiglia di indici il CAC 40 ESG, una versione del principale indice azionario francese orientato alla sostenibilità, e l'indice ESG world 75, scelto dal governo tedesco.
Mib ESG Index: i titoli che ne fanno parte
Ma quindi, quale è la composizione attuale del Mib ESG Index? Come abbiamo già anticipato in precedenza tra le 40 società che compongono il paniere, ve ne sono numerose che fanno parte del principale indice azionario di Piazza Affari, il FTSE Mib. Ecco quindi le 40 società del Mib ESG in ordine alfabetico che faranno parte dell’indice fino alla prossima revisione trimestrale (17 dicembre):
Titolo |
Indice |
Settore |
A2a |
FTSE Mib |
Servizi Pubblici |
Amplifon |
FTSE Mib |
Salute |
Anima Holding |
Mid Cap |
Servizi Finanziari |
Atlantia |
FTSE Mib |
Prodotti E Servizi Industriali |
Banca Generali |
FTSE Mib |
Banche |
Banca Mediolanum |
FTSE Mib |
Servizi Finanziari |
Banco BPM |
FTSE Mib |
Banche |
BPER Banca |
FTSE Mib |
Banche |
Brembo |
Mid Cap |
Automobili E Componentistica |
CNH Industrial |
FTSE Mib |
Prodotti E Servizi Industriali |
ENEL |
FTSE Mib |
Servizi Pubblici |
ENI |
FTSE Mib |
Energia |
Erg |
Mid Cap |
Servizi Pubblici |
Falck Renewables |
Mid Cap |
Servizi Pubblici |
Ferrari |
FTSE Mib |
Automobili E Componentistica |
Generali |
FTSE Mib |
Assicurazioni |
Hera |
FTSE Mib |
Servizi Pubblici |
Intesa Sanpaolo |
FTSE MIB |
Banche |
Iren |
Mid Cap |
Servizi Pubblici |
Italgas |
FTSE MIB |
Servizi Pubblici |
Mediaset |
Mid Cap |
Media |
Mediobanca |
FTSE MIB |
Servizi Finanziari |
Moncler |
FTSE MIB |
Prodotto E Servizi Per Consumatori |
Nexi |
FTSE MIB |
Prodotti E Servizi Industriali |
Pirelli |
FTSE MIB |
Automobili E Componentistica |
Poste Italiane |
FTSE MIB |
Assicurazioni |
Prysmian |
FTSE MIB |
Prodotti E Servizi Industriali |
Recordati |
FTSE MIB |
Salute |
Reply |
Mid Cap |
Tecnologia |
Saipem |
FTSE MIB |
Energia |
Salvatore Ferragamo |
Mid Cap |
Prodotto E Servizi Per Consumatori |
Snam |
FTSE MIB |
Energia |
Stellantis |
FTSE MIB |
Automobili E Componentistica |
STMicroelectronics |
FTSE MIB |
Tecnologia |
Telecom Italia |
FTSE MIB |
Telecomunicazioni |
Terna |
FTSE MIB |
Servizi Pubblici |
UniCredit |
FTSE MIB |
Banche |
Unipol |
FTSE MIB |
Assicurazioni |
Unipolsai |
Mid Cap |
Assicurazioni |
Webuild |
Mid Cap |
Edilizia E Materiali |
Dalla tabella qui sopra si può notare che la maggior parte dei titoli, trenta su quaranta totali, fanno parte del principale indice di Piazza Affari, il FTSE Mib. I restanti 10 titoli fanno parte del segmento a Mid Cap di Borsa Italiana.
Per quanto riguarda i settori, quello dei Servizi Pubblici è il più popolato con 8 titoli (A2a, ENEL, Erg, Falck Renewables, Hera, Iren, Italgas e Terna), segue il settore bancario con cinque titoli (Banca Generali, Banco BPM, BPER Banca, Intesa Sanpaolo e UniCredit).
Vi sono poi tre settori che contano 4 titoli ciascuno e sono quello delle Assicurazioni, Automobili E Componentistica e Prodotti E Servizi Industriali. Per le Assicurazioni troviamo Generali, Poste Italiane, Unipol e Unipolsai; per il settore Automobili E Componentistica vi sono Brembo, Ferrari, Pirelli e Stellantis. Infine, per la categoria Prodotti E Servizi Industriali, Atlantia, CNH Industrial, Nexi e Prysmian.
Tre titoli per le categorie Energia e Servizi Finanziari, di cui fanno parte rispettivamente ENI, Saipem e Snam, e Anima Holding, Banca Mediolanum e Mediobanca. Meno rappresentati i settori Edilizia E Materiali (Webuild), Media (Mediaset), Prodotto E Servizi Per Consumatori (Moncler e Salvatore Ferragamo), Salute (Amplifon e Recordati), Tecnologia (Reply e STMicroelectronics) e Telecomunicazioni (Telecom Italia).