La corona svedese è reduce da un periodo di forza notevole che ha permesso alla divisa di Stoccolma di sfiorare quota 10 nei confronti dell'euro. A marzo il crollo delle valutazioni aveva avvicinato i prezzi ai minimi storici del 2008, poi una reazione dirompente ha permesso alla divisa di Stoccolma di guadagnare in un anno oltre il 10%: non male per una divisa a tassi zero e con rating tripla A.
Corona svedese: tutti i motivi del rialzo
Accompagnata in questo recupero dalla valuta norvegese, la corona svedese ha saputo sfruttare una gestione della pandemia meno improntata alle chiusure totali da parte del Paese e quindi ad un deterioramento meno violento dell’economia. La Banca centrale ha fatto la sua parte con tassi a zero ma soprattutto un piano di QE capace di contenere il costo del denaro e fornire liquidità al sistema.
Rispetto a marzo 2020 i consumi degli svedesi sono già in netta ripresa (+5%). Siamo ormai tornati a livelli pre-crisi, cosa che già ha fatto il PIL recentemente pubblicato. Gli indicatori PMI a loro volta indicano una decisa sterzata verso la ripresa con il dato manifatturiero balzato a 69 punti. Infine gli ordini industriali che, sempre rispetto a 1 anno fa, registrano un balzo del 10%. Come vedremo tra poco tutto ciò ha giustificato un rafforzamento della divisa locale tornata ai livelli di inizio 2018. Ma ora quali sono le prospettive?
Comincio prima di tutto ad analizzare un dato diverso dal tradizionale e spesso ingannevole cambio spot. Il cambio effettivo reale, quindi il valore che tiene anche conto di inflazione (o spesso deflazione come nel caso della Svezia), a marzo 2020 ha toccato il suo minimo assoluto.
Siamo al momento distanti circa un 7% da quella soglia, ma quello che conta è che siamo lontani oltre il 15% rispetto ai valori medi di cambio effettivo reale. La corona svedese non è una divisa sopravvalutata. Oltre a questo esiste la possibilità che quanto meno le misure di stimolo monetario (ovvero il QE) come già accaduto in Canada e Norvegia vengano presto abbandonate anche dalla Svezia. Questo elemento rispetto a euro e dollaro potrebbe dare spinta alla corona
EUR/SEK: analisi tecnica e strategie operative
L'analisi tecnica, nel solco del più classico "trend is your friend", ci dice che una finestra di ingresso si sta riaprendo. Il rimbalzo in corso su EUR/SEK sta infatti avvicinando la media mobile a 200 giorni, che da tempo argina le velleità dell’euro.
Con gli oscillatori che si stanno riposizionando sulle zone di ipercomprato ecco che in area 10,20 tornare lunghi di corona svedeze, naturalmente sempre con uno stop loss da posizionare idealmente a 10,30, può essere una mossa da adottare sul portafoglio valutario. La reazione del mercato di venerdì ha fatto capire le intenzione degli speculatori.
Sugli stessi livelli di resistenza transita anche quella media a 12 mesi che da giugno 2020 viene sistematicamente sollecitata ma che mai è stata violata in chiusura di mese. Se questa è (o è stata) una eccellente finestra di ingresso lo capiremo presto ma al momento per chi vuole investire nell’area nordica ogni rimbalzo è da sfruttare in ottica di accumulo.