Festa finita? A giudicare dagli ultimi crolli di Bitcoin, a più d'uno sta venendo il dubbio che la corsa della principale criptovaluta sia giunta al termine. La scivolata di ieri, che ha spinto le quotazioni al di sotto del livello chiave di 50.000 dollari, ha aperto uno scenario che per i compratori non è molto rassicurante.
Quella non è soltanto una soglia psicologica ma, valutata dal punto di vista tecnico, è anche una base rappresentata dalla media mobile a 50 osservazioni. Ciò spalancherebbe le porte verso un'ulteriore discesa che potrebbe arrivare presto verso i 30.000 dollari.
ll crollo di Bitcoin si accompagna a quello delle altre principali valute digitali. Ethereum ha perso oltre il 10% ad esempio, mentre Ripple si è letteralmente sgonfiato dopo gli imponenti rialzi che l'avevano spinto a lambire i 2 dollari, dimezzando da quel livello il suo valore.
Bitcoin: Yellen entra a gamba tesa proponendo una tassa dell'80%
A pesare sulle criptomonete in questo momento è soprattutto la presa di posizione delle istituzioni nei confronti dell'avanzata delle valute digitali ritenuta pericolosa. A questo proposito, si sta facendo strada in maniera sempre più minacciosa il tema delle tasse.
Gli investitori ieri sono stati scossi dalla notizia che Joe Biden proporrà un aumento delle imposte sul capital gain fino al 43,4%, mandando in rosso i listini americani. Sul fronte delle criptovalute, Janet Yellen non è stata da meno. In base ad alcuni rumors, il Segretario al Tesoro USA starebbe preparando un'iniziativa volta a tassare fino all'80% le plusvalenze conseguite sul trading legato alla blockchain.
Questo ovviamente sarebbe un colpo mortale per tutto il settore, mettendo l'investitore nelle condizioni di non trovare più convenienza a puntare sulle monete virtuali nei suoi piani d'investimento. Ancor più se questo si aggiunge ai fatti che sono successi negli ultimi giorni, dove alcuni Paesi come la Turchia hanno vietato i pagamenti in Bitcoin.
Quello della regolamentazione inizia a non essere percepito più come un problema marginale e questo potrebbe modificare tutto il quadro futuro che concerne il ruolo delle monete digitali nella nostra società.
Bitcoin: cosa bisogna aspettarsi ora?
Le quotazioni di Bitcoin sono diminuite per la settima volta in otto giorni, quindi siamo di fronte a un mini rally ribassista dai massimi che potrebbe prolungarsi. JP Morgan aveva avvertito che vi era la possibilità di ribassi dolorosi, da quando la madre delle criptovalute aveva raggiunto il suo massimo storico a 64.870 dollari .
Secondo Matt Maley, strategist di Miller Tabak Asset Management, è sempre da aspettarsi che gli asset che hanno i maggiori guadagni saranno quelli più suscettibili di cadute rovinose. In questo mercato ci sono soggetti che hanno grandi capitali investiti, di conseguenza una notizia come quella che riguarda le tasse è destinata a lasciare parecchi soldi sul tavolo.
Peter Brandts, grande trader sulle criptovalute, punta il dito sui social e consiglia gli investitori a non fare troppo affidamento a quello che si legge nei tweet dei vari personaggi. In definitiva, l'eccesso di euforia che si è manifestato intorno a Bitcoin e simili, purtroppo rende ancora di più veritiera una massima del vecchio Warren Buffett, quando dice che bisogna essere avidi quando tutti hanno paura, ma avere paura quando tutti sono avidi.