Elon Musk continua a fare pressioni sui prezzi del Bitcoin con un altro tweet nel fine settimana in cui ha fatto capire che Tesla potrebbe aver venduto tutte le partecipazioni nella criptovaluta. Da quel momento la valuta digitale è crollata sotto i 45.000 dollari per la prima volta da febbraio e le vendite non si fermano nemmeno nella giornata di oggi.
Dalla chiusura di venerdì 14 maggio la perdita è stata di oltre 5.000 dollari e ad alcuni la cosa lascia pensare che il trend ribassista sia solo all'inizio. Ricordiamo che il principale produttore di auto elettriche aveva acquistato nel mese di febbraio 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin, legittimando la criptomoneta come un bene che potesse assumere la stessa funzione del contante.
Bitcoin: cosa è successo ieri su Twitter
Il tweet domenicale di Elon Musk arriva dopo pochi giorni dall'uscita del 49enne sudafricano sulla pericolosità ambientale dell'estrazione di Bitcoin. Espressione questa che era già costata cara alla prima criptovaluta per capitalizzazione, colpita da un sell-off aggressivo.
Ora questo nuovo attacco del miliardario di Tesla potrebbe frenare quello che secondo molti fino a poco tempo fa sembrava un rally inarrestabile che avrebbe portato Bitcoin alle soglie dei 100.000 dollari entro il 2021. Ma cosa è successo esattamente domenica? Tutto ha avuto origine da un tweet di una persona che utilizzava l'account @CryptoWhale dove si affermava che nel prossimo trimestre i trader di Bitcoin si daranno uno schiaffo allorché scopriranno che Tesla ha ceduto tutte le partecipazioni nella criptovaluta. A tale post, Musk ha risposto con "infatti".
Subito dopo, replicando in un altro thread dove veniva contestato il suo cambio di posizione sui Bitcoin, l'Amministratore Delegato di Tesla ha rincarato la dose scrivendo che queste sono discussioni odiose che gli fanno venire voglia di andare su Doge. Tanto è bastato per scatenare un putiferio, a quel punto i Bitcoiners in preda al panico hanno iniziato a scaricare il token dal proprio portafoglio digitale.
Bitcoin: la reazione degli esperti al tweet di Musk
Le dichiarazioni di Elon Musk trovano appoggio nel fatto che Bitcoin è detenuto relativamente da poche persone, oltre che essere negoziato in un mercato estremamente frammentato, con tante piattaforme operative aventi differenti standard. Di conseguenza basta poco perché la volatilità schizzi in maniera vertiginosa, soprattutto durante i periodi in cui i volumi sono bassi.
Tuttavia i sostenitori di Bitcoin non sembrano turbati più di tanto. Ad esempio il Presidente e Chief Operating Officer di Coinbase, Emilie Choi, ha detto che la visione sulla moneta virtuale deve essere di lungo periodo: proprio per questa ragione le avventure domenicali di Musk non scoraggiano l'azienda.
Della stessa opinione è Simon Peters, analista di eToro. L'esperto sottolinea come la moneta digitale sia un asset emergente e rivoluzionario e, nonostante le turbative momentanee, nel lungo termine mantiene i fondamentali molto solidi.
Riguardo la questione ambientale messa a punto da Elon Musk mercoledì scorso, ha preso posizione il Bitcoin wallet Conio. Quest'ultimo mette in luce come i miner usino energia a basso costo, tipo i salti idroelettrici cinesi, che altrimenti verrebbe sprecata. Quindi, al contrario, l'estrazione di Bitcoin va nella direzione di salvaguardare l'ambiente e non di inquinarlo come sostiene il CEO di Tesla.