Cresce l'attesa per le decisioni di politica monetaria della Fed. Nelle ultime settimane il focus degli investitori si è indirizzato su quando Jerome Powell inizierà ad alzare il costo del denaro, se già in questo mese di gennaio o a marzo.
Il passaggio da una politica monetaria ultra-espansiva a una meno aggressiva ha avuto inevitabili ripercussioni sulle quotazioni degli asset che meglio hanno performato da marzo 2020, azioni tecnologiche e criptovalute.
Criptovalute: quel legame con la politica monetaria USA
In attesa di capire se al termine della riunione odierna del FOMC la Banca centrale americana oltre a fornire indicazioni sui tassi di interesse comunicherà anche in modo ufficiale la fine del programma di acquisto di titoli con marzo 2022, in queste ore il mercato sta rifiatando dopo le recenti vendite.
E ancora una volta Bitcoin e le altre criptovalute hanno confermato la loro totale correlazione, tipica di questa fase storica, con il mercato azionario. Ecco dunque che su Binance BTC sta recuperando l'importante soglia dei 38mila dollari, con un rialzo di oltre 4 punti percentuali rispetto a ieri. Meglio ancora sta facendo Ethereum, con ETH in progresso di quasi l'8% a 2.588,50 dollari.
Oltre a un'intonazione generale maggiormente favorevole al rischio emersa sui mercati nelle ultime ore, a favorire il rimbalzo delle quotazioni delle criptovalute contribuiscono anche alcune notizie relative ai ban e alle regolamentazioni che più di una Banca centrale stanno adottandoo studiando in questi mesi.
Banche centrali: focus sulla regolamentazione
Nei giorni scorsi la Bank of Russia aveva proposto di eliminare il mining e il trading dei token digitali, seguendo il modello cinese. Alla base di questa idea, due preoccupazioni particolari: la minaccia della sovranità della politica monetaria e l'impatto ambientale del mining. La Russia attualmente è il terzo Paese al mondo per estrazione di criptovalute dopo Stati Uniti e Kazakistan.
Mosca già ora vieta l’uso delle criptovalute per effettuare i pagamenti e alla fine dello scorso anno i fondi comuni d’investimento sono stati inibiti a investire nelle valute digitali. La linea dura del Cremlino verso le criptovalute non trova tuttavia tutti d'accordo. Ivan Chebeskov, funzionario del ministero delle finanze, si è infatti opposto alla proposta avanzata dalla Banca Centrale Russa di divieto delle criptovalute nel Paese.
Il funzionario si è espresso a favore di una regolamentazione del settore, evidenziando la necessità di dare a queste tecnologie la possibilità di svilupparsi. Il fatto di avere visioni e sensibilità diverse sul futuro delle valute digitali rappresenta certamente un fattore positivo, specie se si considera che già ora vi sono alcune grandi realtà finanziarie che si stanno esprimento a favore delle crittovalute. Per Bank of America, ad esempio, l'adozione delle stablecoin e CBDC è inevitabile.
Solana: rilasciata una nuova versione
Ma oltre alle questioni legate alle Bance centrali, quale altre notizie stanno catalizzando il mondo delle criptovalute quest'oggi? Vediamo insieme un paio di news particolarmente importanti.
La prima interessa Solana, settimana criptovaluta al mondo per capitalizzazione grazie a una market cap di 27,3 miliardi di euro. Quella che da alcuni viene considerata la blockchain del futuro ha richiesto a tutti i validatori della rete di aggiornare il loro software alla versione v1.8.14. Appena rilasciata, si tratta ancora di una versione “Beta” sviluppata per risolvere i continui problemi registrati da questa blockchain durante i picchi di traffico.
A riguardo, è curioso notare come il punto di forza ostentato da Solana sia proprio il tema della scalabilità. Questi non sono i primi problemi sulla rete: alcune problematiche sono emerse in un paio di occasioni a inizio mese e a settembre 2021 si è verificata un’interruzione del network di oltre 16 ore. Stop culminato con il riavvio di tutti i nodi validatori per ripristinare l’operatività.
Ryan Wyatt diventa CEO Polygon Studios
La crescita del sistema cripto sta infine attirando sempre più manager di primo livello. E' il caso di Ryan Wyatt che ha lasciato la sua posizione di dirigente presso YouTube Gaming, un progetto della piattaforma di condivisione video più famosa al mondo, per dedicarsi al mondo delle criptovalute come CEO di Polygon Studios, azienda che si occupa del settore Web3, NFT e gaming all’interno della blockchain di Polygon, un layer scalabile basato su Ethereum.
Lo ha dichiarato in questo tweet ricordando gli incredibili momenti vissuti nella sua esperienza lavorativa appena conclusa. Non è il primo manager di successo che abbandona una prestigiosa posizione lavorativa per dedicarsi al mondo delle criptovalute, vedendo in esse il futuro della tecnologia. Un mese fa è toccato a Jack Dorsey, ex CEO di Twitter.