Il crollo della pubblicità e il calo delle azioni hanno lasciato il segno in Meta Platforms, che ha intrapreso la prima vera operazione di ristrutturazione tagliando il 13% della forza lavoro. Secondo quanto annunciato dalla società, oltre 11 mila dipendenti saranno licenziati.
L'Amministratore delegato
Mark Zuckerberg ha fatto sapere che
tutte le attività dell'azienda saranno interessate dal ridimensionamento del personale. Inoltre, vengono ridotti anche gli spazi destinati agli uffici, con la condivisione della scrivania per alcuni dipendenti, oltre al blocco delle assunzioni fino al primo trimestre del 2023.
Ho sbagliato a ritenere che il boom dell'attività online, ha detto il Ceo, sarebbe proseguito anche nel post-pandemia. "Questo è un momento triste, e non c'è modo di aggirarlo. Ho sbagliato e me ne assumo la responsabilità", ha scritto l'imprenditore.
Meta Platforms: licenziamenti inevitabili
Nei 18 anni di storia dell'azienda, questa è la prima ampia riduzione dell'organico. I licenziati non avranno più accesso ai sistemi aziendali da subito e potranno accedere alla posta elettronica solo a fine giornata, ha detto Zuckerberg. Quelli dello staff statunitense che hanno perso il lavoro riceveranno una buonuscita di 16 settimane, più altre due settimane per ogni anno di impiego nell'azienda. Inoltre, le stock option maturate a metà novembre continueranno a maturare. Per sei mesi Meta coprirà i costi sanitari per le persone colpite e le loro famiglie.
Meta quindi si unisce ad altre società tecnologiche che, dipendendendo dalle entrate pubblicitarie, hanno deciso di ridurre la forza lavoro. A Twitter è già stata annunciata una "carneficina" in corrispondenza dell'arrivo di
Elon Musk, mentre Snap questa estate ha lasciato a casa un quinto dell'organico, pari a oltre mille lavoratori. L'inflazione e il possibile arrivo di una recessione hanno portato ad una revisione dei budget di spesa delle aziende, che
hanno ridotto le inserzioni pubblicitarie.
La quasi totalità, il 98%, del fatturato di Meta è determinato dagli annunci. A questo si aggiungono le spese per il
metaverso, che costa circa 10 miliardi l'anno, e la concorrenza di TikTok, che ne minaccia il core business. Inoltre, Zuckerberg ha citato anche il cambio di regolamentazione da parte di Apple.
Meta Platforms: cosa significano i licenziamenti per le azioni
Le azioni Meta quest'anno hanno perso oltre il 70% del loro valore. I licenziamenti potrebbero migliorare i conti dell'azienda dando un po' di respiro al titolo in Borsa. Tra gli azionisti serpeggia un certo malcontento a causa delle forti spese che sono state e che saranno sostenute per il metaverso.
Al momento gli investimenti per il metaverso
sono stimati sopra quota 100 miliardi di dollari, con un ritorno che sarà molto incerto e che è stimato in 10/15 anni. Nelle scorse settimane l'importante azionista
Altimeter Capital ha inviato una lettera all'azienda esortandola a tagliare del 20% la forza lavoro e a dimezzare il costo annuale del metaverso. La prima richiesta a quanto pare sembra aver trovato corrispondenza negli intenti della società. La seconda per il momento invece è caduta nel vuoto.