-
Il mondo degli investimenti ancora sotto shock dopo il blocco del Governo all'IPO di Ant Group;
-
Le perdite per gli investitori sono notevoli e ora questi minacciano azioni legali;
-
Il rischio per la Cina è una perdita di credibilità futura da parte delle aziende che vogliono innovarsi e investire sul territorio
Ancora è difficile da credere. L'IPO più grande della storia bloccata da quello che per molti è risultato uno sfoggio di autoritarismo governativo. Come il Presidente della Cina Xi Jinping e il miliardario Jack Ma siano entrati in rotta di collisione ha ancora dei contorni oscuri, proprio quando gli investitori stavano assaporando l'idea di appropriarsi delle azioni della fintech. Stando però alle voci di fonte istituzionale, le decisioni di Pechino non sarebbero del tutto irrazionali, soprattutto se lo scopo è quello di proteggere i piccoli risparmiatori che hanno impiegato i loro fondi nell'operazione.
Ciò che insospettisce è l'inversione di rotta dei regolatori i quali prima avevano approvato la doppia quotazione di Ant Group nelle Piazze di Hong Kong e Shangai, poi hanno bloccato tutto dopo che Jack Ma ha tenuto un discorso dove accusava le istituzioni cinesi di soffocare l'innovazione tecnologica e finanziaria. Che sia stata davvero una punizione esemplare?
Blocco quotazione Ant Group: le ragioni ufficiali
Cosa è successo veramente? Giovedì 5 novembre sarebbe dovuto avvenire lo sbarco ufficiale in Borsa da parte del gigante dei pagamenti via mobile controllata da Alibaba. Due giorni prima però arriva l'altolà dei regolatori cinesi: anche se Ant Group collabora con le banche tradizionali effettuando finanziamenti a centinaia di milioni di clienti, non è stato ancora regolamentata come un istituto bancario.
Pertanto l'azienda necessita di supportare i propri impieghi con una maggiore capitalizzazione, altrimenti questo impatta negativamente sul rapporto che ha con gli investitori. Sarà un blocco definitivo alla fine? Secondo gli organi di stampa l'IPO potrebbe ancora effettuarsi, ma la quotazione subirebbe un inevitabile ritardo che potrebbe durare almeno 6 mesi.
Blocco quotazione Ant Group: gli effetti attuali e futuri per gli investitori
Non c'è dubbio che la decisione del Governo di sospendere tutto abbia scatenato un putiferio nel mondo degli investimenti. Molti hanno manifestato la loro riluttanza a riacquistare le azioni Ant se l'IPO dovesse essere rilanciata. Tuttavia, secondo alcuni forse sarebbe stato peggio se il blocco fosse arrivato a quotazione già avviata.
Di certo banche e broker che hanno intermediato l'IPO sono stati presi d'assalto dal pubblico dei piccoli e grandi investitori imbestialiti dall'evento sbalorditivo. Uno dei grossi problemi che sono insorti da questo caos è relativo al tema dei prestiti a Hong Kong, erogati dagli intermediari per l'acquisto delle azioni in fase di IPO. Questo perché nel frattempo sono stati addebitati interessi dal 3% al 5% che corrispondono a centinaia di milioni di dollari.
Gli investitori reclamano la restituzione del costo dei finanziamenti, visto che non si è concretizzato poi il motivo per cui questi erano stati concessi. A quanto pare però non è una cosa semplice e la faccenda potrebbe andare a dirimersi attraverso vie legali. Tutto dipende dalle Autorità di regolamentazione di Hong Kong che, in questa circostanza, potrebbero consentire in via eccezionale il ristoro alle persone che hanno partecipato all'offerta, anche perché ne varrebbe la credibilità nei confronti degli investitori internazionali.
Proprio in considerazione della credibilità, gli effetti futuri su quanto è successo potrebbero essere molto negativi. Il messaggio che sembra filtrare dalla confusione generale è che i mercati cinesi deficitino quanto a trasparenza e rimangano in balia delle decisioni arbitrarie da parte del Governo.
La sensazione che le imprese private siano sempre assediate dallo stretto controllo delle istituzioni, accende una spia rossa sulla possibilità di prosperare veramente. Per la Cina alla fine questo potrebbe essere controproducente, in quanto nel tempo il Paese troverebbe maggiore difficoltà a innovarsi e svilupparsi dal punto di vista tecnologico per come vorrebbe. Gli investitori da tutta questa vicenda ne uscirebbero scoraggiati.