Qualche giorno fa Intesa Sanpaolo ha annunciato di aver innovato il suo modello organizzativo. Tra le principali novità introdotte, Intesa Sanpaolo è il primo datore di lavoro privato in Italia con 74 mila persone, c’è un’evoluzione dello smart working con la possibilità di lavoro flessibile fino a 120 giorni all’anno, senza limiti mensili e la settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative a parità di retribuzione, su base volontaria e compatibilmente con le esigenze tecniche - organizzative e produttive della Banca.Sarà anche avviato un periodo di sperimentazione in circa 200 filiali.
Ma della banca guidata da Carlo Messina negli ultimi giorni si è parlato anche a causa della decisione della BCE riguardante il requisito patrimoniale da rispettare a partire dal 1° gennaio 2023, fissato in termini di Common Equity Tier 1 ratio all’8,88% (12,6% al 30 settembre 2022), e per l’incremento della quota detenuta da Goldman Sachs, all’8,4% al 2 dicembre.
A ridosso dei 2,22 euro, le quotazioni del titolo ISP hanno interrotto il trend rialzista partito a metà ottobre ed andando a ritestare la soglia dei 2 euro. Anche alla luce del supporto rappresentato dalla media mobile a 100 periodi sul grafico settimanale, per le prossime sedute ci attendiamo un ritorno sui top segnati a fine novembre a 2,15 euro.
Per investire al rialzo utilizzeremo un Turbo Certificate di BNP Paribas.
Ecco i livelli operativi:
Livello di ingresso: 2,025 €
Stop loss: 1,87 €
Target price: 2,150 €
Per questo trade abbiamo scelto il certificato Turbo con ISIN: NLBNPIT1IJ52
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Analisi a cura dell'Ufficio Studi di Investire.biz
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