Gli investitori oggi più che mai sono concentrati oltreoceano, mentre è attesa la prima riunione della Federal Reserve dell'era Biden. L’aspettativa generale del mercato sul meeting FED di questa sera è che non ci saranno novità di rilievo sulla politica monetaria.
Nell’attuale contesto USA, l’idea diffusa è che la Banca centrale USA lascerà tutto invariato: tassi allo 0-0,25% e programma di QE a 80 miliardi di Treasury e 40 miliardi di dollari di titoli garantiti da ipoteca.
Focus sulla prima riunione della FED del 2021
L’appuntamento di questa sera desta curiosità soprattutto per capire come Jerome Powell aggiornerà le prospettive per l’economia, sulla scia del nuovo stimolo fiscale di Joe Biden, promosso anche dalla neo Segretaria al Tesoro USA Janet Yellen.
Una valutazione più positiva potrebbe anticipare le aspettative di una riduzione del QE e di eventuali aumenti dei tassi. Powell dovrà stemperare le voci, che anche all'interno del FOMC si sono levate su un “tapering”, cioè un avvio dall'inizio di quest'anno di una riduzione del Quantitative Easing. In altre parole, il presidente della FED a questo proposito dovrebbe dire che la Banca centrale è pronta ad andare avanti con gli acquisti finché ce ne sarà bisogno.
La FED probabilmente manterrà il focus sul target inflazione. Una economia in ripresa, spinta da un piano vaccinazione più funzionale e dall’arrivo di stimoli potrebbe avere effetti sui prezzi, con un aumento complessivo nel 2021 oltre l’obiettivo del 2%. Tuttavia, la maggior parte dei funzionari non sembra preoccupata su questo fronte.
Indice di Borsa S&P 500: l’analisi tecnica
Intanto, il principale indice azionario USA ieri ha manifestato un ulteriore segnale di cedimento dopo l’importante pattern rialzista (Pin Bar) che si è palesato lunedì scorso. A dispetto dall’aver segnato nuovi massimi storici, le quotazioni dell’S&P 500 hanno infatti evidenziato una certa incertezza dando vita a una candela giornaliera Doji ieri mentre oggi i venditori sono in vantaggio.
Guardando il quadro di breve-medio periodo, la struttura tecnica rimane ancora rialzista con il pattern di massimi e minimi crescenti in atto da ormai fine ottobre 2020. Il principale livello da monitorare è quello di natura dinamica espresso dalla trendline che collega il top pre-pandemia con la serie di massimi crescenti registrata durante dicembre 2020, ora transitante a 3.760 punti.
La violazione di questo livello comprometterebbe, almeno nel breve termine, la view positiva sull’indice: una rottura potrebbe infatti trasportare i corsi al test del successivo livello statico posto a 3600 punti. Per quanto riguarda l’operatività odierna, si potrebbero implementare strategie long in caso di un superamento di area 3.820 punti per puntare ad un ritorno in area 3.860 punti.
Indice di Borsa S&P 500: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long in caso di superamento dei 3.820 punti. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 3.800 punti, mentre l’obiettivo a 3.860 punti.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22NUV6, leva 10 e prezzo ask a 4,040 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 4,151 euro, stop loss a 3,952 euro e target a 4,552 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 200 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22NUV6 per un controvalore di 810 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 910,40 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 790,40 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dello S&P 500 dovranno raggiungere quota 3.412,38 punti, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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