Il NASDAQ in questo inizio 2023 sta facendo meglio dell'S&P 500. L'indice tecnologico nelle prime due settimane dell'anno è cresciuto di quasi il 5%, staccando di un punto percentuale il più ampio paniere di Wall Street. Lo scatto delle azioni tech era prevedibile dopo il calvario dello scorso anno.
La Federal Reserve nel 2022 ha alzato i tassi d'interesse per ben sette volte, con il costo del denaro che è passato da quasi zero al 4,5%. Tutto ciò ha scatenato un sell-off violento, in particolare verso i titoli legati alla crescita. Questo perchè le aziende tecnologiche, molte delle quali non ancora redditizie, investono molto e vedono i ritorni in un tempo più lontano. Per sostenere gli investimenti, gran parte di esse non si autofinanzia perché si tratta di aziende che non hanno alle spalle moltissimi anni di attività. Dovendo ricorrere ai finanziamenti esterni, questi diventano più onerosi quando i rendimenti sul mercato crescono.
Con il raffreddamento dell'inflazione, il mercato ha cominciato a scontare un cambiamento nella politica monetaria della Fed, non più aggressiva come prima. Giocoforza, i titoli più colpiti come quelli tech hanno rialzato la testa.
NASDAQ: 2 venti favorevoli per i prossimi mesi
C'è un dato che gioca tutto a favore del NASDAQ per i prossimi mesi, ossia l'ipervenduto. "Il NASDAQ è statisticamente molto ipervenduto rispetto all'S&P 500 in questo momento", hanno scritto gli analisti di DataTrek. Quando si è verificata una situazione simile era la prima metà del 2022 e a un certo punto il paniere dei titoli tecnologici ha registrato rendimenti a due cifre per diversi mesi. La differenza che rafforza un'ipotesi di ulteriori aumenti dei prezzi deriva dal fatto che, mentre allora l'andamento dei rialzi dei tassi da parte della Fed era crescente, ora invece è il contrario.
Nelle prossime riunioni di febbraio e marzo la Banca Centrale a stelle e strisce dovrebbe effettuare le ultime strette di 25 punti base in ogni sessione, per poi fermarsi in attesa che l'inflazione scenda rapidamente verso la soglia del 2%, target di lungo periodo della Fed. In un simile contesto, a rigor di logica le quotazioni del NASDAQ potrebbero continuare a sovraperformare.
È legittimo però mantenere una certa prudenza, in quanto gli stessi funzionari della Fed hanno avvertito che i tassi potrebbero rimanere alti più a lungo di quanto si aspettano gli investitori se dal mercato del lavoro dovessero arrivare notizie poco in sintonia con l'andamento dei prezzi. In tal caso, non è escluso un altro periodo di sofferenza per gli investitori nelle azioni tecnologiche, prima di una ripresa. Si spera definitiva.