I ribassi maturati ieri dalle quotazioni del FTSE Mib potrebbero aver cambiato le prospettive di Borsa di breve/medio termine. L’indice italiano ha vissuto una delle peggiori sedute dell’ultimo anno, con i corsi che sono stati penalizzati dalle vendite generalizzate scattate in Europa con il crescente timore generate dall’avanzamento dei contagi della variante Delta del Covid.
Dopo aver trascurato questa variabile per diverse settimane, ora il mercato valuta con maggior apprensione l’applicazione di nuove misure restrittive da parte degli Stati del Vecchio Continente. Alcune decisioni intraprese da Grecia e Spagna vanno in questa direzione e potrebbero andare a scompaginare le stime di ripresa economica prezzate finora dal mercato.
FTSE Mib: il quadro grafico
In questo contesto, non si è dunque salvato dalle vendite il nostro FTSE Mib. Guardando le quotazioni del Future scadenza settembre 2021, quello che emerge subito è il prosieguo dell’indebolimento grafico registrato già nel corso degli ultimi giorni. L’8 luglio scorso infatti erano capitolati i supporti dinamici espressi dalla trendline di lungo corso ottenuta con i minimi del 21 gennaio, 21 e 30 giugno.
I massimi intraday tra il 12 e il 14 luglio avevano permesso il completamento del pullback profondo. Un primo segnale negativo generato ieri è stata proprio la rottura al ribasso del minimo dell’8 luglio scorso, con il supporto statico posto a 24.345 punti.
Un secondo segnale di debolezza è avvenuto con la rottura dei supporti dinamici espressi sul daily chart dalla trendline tracciata con i minimi del 26 febbraio e del 13 maggio. Detta linea di tendenza transitava in prossimità dei 24.600 punti e l’avvio dell’ottava è avvenuto già sotto questo livello dinamico. A conferma di un quadro tecnico deteriorato anche l’analisi dei volumi, nell’ultimo periodo in crescita in corrispondenza di ogni seduta di contrattazione negativa.
FTSE Mib: la strategia operativa
Cosa fare ora? Cosa aspettarsi dal FTSE Mib? Da un punto di vista grafico, l’indice di Borsa di Milano appare ora proiettato verso il determinante test dei supporti statici posti tra i 23.650 e i 23.680 punti. Si tratta di una soglia supportiva di matrice statica che negli ultimi mesi è sempre stata cruciale per sostenere i corsi del FTSE Mib. Riprova ne sono la serie di minimi registrati in tale area a cavallo tra l’ultima decade di marzo e la metà di maggio.
Fu proprio da tale soglia che l’indice milanese trovò la forza necessaria per andare a toccare i massimi 2021 segnati l’8 giugno scorso a 25.925 punti. Da un punto di vista operativo, ecco dunque che strategie long volte a sfruttare un rimbalzo delle quotazioni possono essere sviluppate a 23.680 punti. Con stop posto a 23.100 punti, avrebbero primo target a 24.345 punti e secondo obiettivo a 24.565 punti. Sul fronte short, dopo i ribassi delle ultime sedute è giunta forse l’ora di attendere un rimbalzo delle quotazioni per valutare l’apertura di strategie ribassiste.