Nella giornata di ieri si è tenuta il primo meeting della BCE dopo la revisione della strategia di politica monetaria, la quale prevede un obiettivo simmetrico di inflazione al 2%. L’Eurotower ha dimostrato un atteggiamento decisamente accomodante, affermando di essere disposta a tollerare dei periodi in cui l’indice dei prezzi al consumo vada al di sopra del target.
L'istituto ha anche affermato che per alzare i tassi di interesse sarà necessario che l’inflazione arrivi al livello fissato (2%) ben prima delle sue proiezioni e con una struttura tale da permanere in tale area nel medio termine. Per gli analisti di Intesa Sanpaolo, ciò indica che per assistere ad un cambiamento di politica monetaria si dovrà assistere a previsioni di indice dei prezzi al consumo pari o superiore al 2% per il secondo e terzo anno dallo scenario di previsione.
La Banca Centrale Europea ha quindi dimostrato di voler attuare un approccio prudenziale prima di toccare il costo del denaro, in un contesto in cui il pericolo di nuove chiusure dovute al diffondersi della variante Delta del Covid-19 è una crescente fonte di incertezza.
Sul fronte dei piani di acquisto, PEPP e APP rimangono invariati e si dovrà quindi attendere il meeting di settembre per comprendere se la Banca centrale utilizzerà misure di tapering come vorrebbero alcuni componenti del Consiglio Direttivo. Nella sua conferenza stampa, Christine Lagarde ha dichiarato che sia prematuro parlare di un taglio degli acquisti. È da segnalare inoltre come le decisioni annunciate ieri non siano state prese all’unanimità, ma con un’ampia maggioranza.
FTSE Mib: analisi tecnica e strategie operative
Guardando alle quotazioni del FTSE Mib, si nota come i corsi abbiano dato vita ad una candela giornaliera di incertezza, la doji, dopo aver testato la resistenza posta sulla soglia psicologica dei 25.000 punti. Per il principale indice di Borsa Italiana si potrebbero ora aprire due scenari, il primo relativo ad una rottura della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi dell’8 e 14 giugno 2021 prima, e dei 25.500 punti poi.
Questo consentirebbe al paniere di tentare un allungo verso i 26.000 punti. Al contrario, se le quotazioni dovessero scendere al di sotto dei 24.620 punti aumenterebbero le possibilità che si verifichi un falso breakout delle resistenze fornite dalla trendline disegnata con i massimi del 21 luglio e 26 novembre 2020 e dal livello orizzontale lasciato in eredità dai minimi del 15 marzo 2021.
Da un punto di vista operativo quindi, si potrebbero valutare strategie di matrice short di breve periodo in caso di violazione dei minimi di ieri, a 24.732,07 punti. Lo stop loss sarebbe identificabile a 25.050 punti, mentre l’obiettivo a 24.350 punti.