Continuano i rialzi per il future sull’indice DAX, spinto dalle ultime notizie positive sul fronte guerra commerciale e su quello vaccinale. Oltre a questo, è stata pubblicata la
seconda lettura sul PIL tedesco del 2° trimestre 2020, risultata migliore del previsto: nel periodo aprile-giugno 2020, la prima economia del Vecchio Continente si è contratta del 9,7% contro un calo del -10,1 previsto.
Notizie positive arrivano anche sul fronte commerciale, con
USA e Cina che hanno discusso dell’accordo di Fase 1. Secondo un portavoce statunitense, le parti sono impegnate per raggiungere il successo dell’accordo. Dal lato Coronavirus, sebbene la pandemia abbia colpito 23,655 milioni di persone, si continua a sperare nell’arrivo di una cura o vaccino efficace.
In tal senso la società statunitense
Moderna ha dichiarato di essere vicina a trovare un accordo per
fornire almeno 80 milioni di dosi del potenziale vaccino all’Unione Europea. Intanto il Presidente USA, Donald Trump, si è detto intenzionato ad espandere le cure a base di plasma dei pazienti guariti.
Le attese del mercato restano comunque rivolte al prossimo giovedì 27 agosto, quando al meeting virtuale di Jackson Hole si terrà un
discorso del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
Indice DAX: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico le quotazioni dell’indice DAX sono riuscite a rialzare la testa dopo il test della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 13 maggio e 30 luglio 2020. Dopo il
pattern di Pin bar messo a segno nella seduta dello scorso 20 agosto, i prezzi sono riusciti a superare l’ostacolo orizzontale a 12.921,5 punti, espresso dai lows dell’1 dicembre 2019.
La forza dei compratori, riusciti a superare la coriacea resistenza fornita dall’intorno psicologico a 13.000 punti, ha permesso ai corsi di venire
traghettati verso l’ultima barriera prima dei massimi storici. A 13.180 punti passa infatti la trendline ottenuta collegando i massimi del 19 febbraio e 19 luglio 2020.
Un superamento di questa zona permetterebbe agli acquirenti di spingersi verso il livello di concentrazione di offerta a 13.777,5 punti, espresso dai top dell’11 febbraio 2020. Anche se i prezzi continuano ad evidenziare una decisa forza, nel breve periodo i venditori potrebbero
approfittare della resistenza dinamica menzionata prima per mettere a segno una correzione.
In tal senso, si potrebbero
valutare strategie di natura short da 13.130 punti. Lo stop loss sarebbe localizzato a 13.205 punti, mentre l’obiettivo principale a 13.35 punti.
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