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Nella seduta di oggi hanno esordito 18 matricole sull'indice ChiNext, il NASDAQ cinese. Volano le nuove arrivate con una performance media del 212%
Il settore che ha maggiormente beneficiato dell’effetto Coronavirus è sicuramente quello tecnologico, forte della corsa al vaccino e del cambio di abitudini dei consumatori innescato dai lockdown. L’euforia degli investitori si è osservata durante la sessione asiatica sul ChiNext, indice cinese simile al NASDAQ americano. Nella giornata di contrattazione di oggi sul paniere tech del Dragone hanno esordito 18 nuove società, che hanno guadagnato mediamente il 212%.
Indice ChiNext: cambio di regole ed euforia fanno volare le quotazioni
A chiusura, l’indice ChiNext ha guadagnato l’1,98%, forte delle nuove IPO e di un cambio del regolamento. Con le nuove normative si sono allentate alcune restrizioni. Da oggi non sarà più necessario che le aziende che vogliono quotarsi ottengano l’approvazione della China Securities Regulatory Commission. Oltre a questo i titoli possono oscillare tra performance del +20% e -20% rispetto al +/-10% precedente.
Per i primi 5 giorni di trading non vi sono bande di oscillazioni fissate. Per alcuni analisti, l’introduzione di questo nuovo regolamento che facilita le operazioni di IPO è un nuovo passo della Cina verso la guerra tecnologica con gli Stati Uniti. L’euforia degli investitori si evidenzia nelle performance di Contec Medical Systems, che prima di chiudere segnando un +1.061,42% ha toccato un massimo del +2.932%.
Interessante evidenziare come anche Nongbo KBE Electrical Technology, impegnata nella costruzione di cavi per un settore in forte difficoltà come quello automotive, abbia guadagnato un +743,27%. Secondo quanto rilevato da Bloomberg, le 18 nuove società del paniere hanno raccolto 2,9 miliardi di dollari, con una domanda che ha superato l’offerta di oltre 5.700 volte.
Indice ChiNext: alcune nubi preoccupano gli investitori
Secondo diversi esperti vi è il rischio che la domanda di azioni fresche di quotazione possa assorbire quello dei titoli già quotati al ChiNext, con i prezzi che ne verrebbero inevitabilmente penalizzati. Oltre a questo vi sono rischi della presenza di una bolla tecnologica. Le oltre 800 società presenti sul paniere scambiano a una media di un rapporto prezzo/utili superiore a 60, contro il 38 del NASDAQ. Dall’inizio del 2020, il listino ha messo a segno una performance del 49,3%.