Avvio di giornata all’insegna delle indicazioni macroeconomiche in arrivo dal Giappone. Focus in particolare, e non potrebbe essere altrimenti nell’attuale fase, sui dati relativi l’inflazione, scesa grazie ai sussidi concessi dall’esecutivo per l’energia elettrica.
Al netto dei prodotti alimentari freschi, i prezzi al consumo nel mese di marzo hanno evidenziato un incremento del 3,2%, contro il +3,3% della precedente rilevazione ed il +4,3% con cui si è aperto il 2023. Proprio a causa dei sussidi per attutire l’impatto dei rialzi dei costi energetici, gli analisti avevano stimato una contrazione al 3,1%.
Il rallentamento dei prezzi al consumo arriva in corrispondenza del passaggio di consegne tra Haruhiko Kuroda e Kazuo Ueda alla guida della Bank of Japan. Al termine della due giorni di riunioni del 27 e 28 aprile la Banca centrale aggiornerà le stime economiche: in particolare, l’inflazione nell’anno fiscale che inizierà ad aprile è stimata sotto il 2%.
"La BoJ si aspetta che l'inflazione scenda al di sotto del 2%, ma le possibilità che ciò non accada stanno aumentando. Ueda potrebbe non doversi preoccupare troppo dei rischi di ribasso dell'inflazione", ha rilevato Atsushi Takeda, capo economista dell'Itochu Research Institute. “Riteniamo che l’inflazione core scenderà sotto il 3% nel secondo trimestre fiscale”, stima Yuki Masujima, economista di Bloomberg Economics.
Tra gli altri dati del giorno troviamo il +4,5% mensile della produzione industriale (stime a +2,8%), il +6,6% annuo delle vendite al dettaglio (5,9%) e l’incremento, dal 2,4 al 2,6% registrato dal tasso di disoccupazione. Quest’ultimo dato, che ha portato il rapporto tra posti di lavoro e candidati a 1,34 (134 posti di lavoro offerti per ogni 100 candidati), potrebbe rappresentare un elemento particolarmente importante perché utile a frenare le spinte rialziste sui salari.
USD/JPY: puntiamo su un ritorno a 135 ¥
In un simile contesto, il cambio dollaro/yen sta archiviando la pausa di ieri per riprendere a salire: con il +0,35% attuale, lo USD/JPY sale a 133,18 portando il saldo delle ultime cinque sedute al +1,9%. Il test di quota 130 ¥ di venerdì scorso sembrerebbe aver dato nuova verve a questo incrocio e messo la parola fine a quel trend ribassista partito nella seconda metà di marzo dopo il raggiungimento di quota 138.
Già abbozzato ieri con un top intraday a 133,27, oggi il superamento dei 133 ¥, a sostenere il cross c’è anche la media mobile a 50 giorni, dovrebbe essere ufficializzato. La prossima barriera rialzista, già testata nel corso della seduta e visibile sul grafico a 4 ore, è rappresentata dai 133,5 ¥ che, se superata, fornirebbe una prova di forza in vista dell’approdo a 135.
Per chi volesse investire al rialzo sullo USD/JPY potrebbe entrare di poco sopra i 133 ¥ con target fissati a 134,9 ed a 135,5. Un livello di stop loss potrebbe essere fissato a 129,5 ¥. Chi dispone di un orizzonte temporale più esteso potrebbe anche puntare su un approdo a 137,5 ¥.
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