La sterlina ci riprova. Osservando il grafico del Cable possiamo apprezzare come la lateralità che va avanti da inizio 2023 potrebbe essere prossima all’esaurimento. Un’evoluzione inaspettata che favorirebbe la divisa inglese.
La stagionalità del mese di aprile risulta una di quei tasselli in grado di supportare l’evoluzione bullish del GBP/USD visto che nell’ultimo quarto di secolo il Pound è salito in 18 degli ultimi 25 anni. Secondo BofA, mediamente la sterlina si apprezza nei confronti del dollaro del 2% in aprile, un mese che risulta il migliore dell’anno e che quindi dovrebbe supportare una fase di risk on dei mercati visto che, anche un’altra valuta tipicamente ad elevato beta come la corona norvegese, vanta una stagionalità molto positiva nel quarto mese dell’anno.
Questo contesto benigno sul Pound si è materializzato nonostante un mercato che sembra non credere a nuovi rialzi nei tassi da parte della Bank of England. La prossima riunione è prevista per l’11 maggio e solo marginalmente le curve swap stanno andando a scontare un rialzo di 25 punti base. Mentre i primi tagli sono già previsti entro la fine dell’estate.
Alcuni analisti non sembrano scommettere su questa evoluzione favorevole della sterlina soprattutto contro euro. Société Générale vede come probabile un range 0,86/0,90 vista l’incapacità dello spread a 5 anni inglese di salire sopra i livelli attuali. Questo spread ha dimostrato di essere ben correlato a EUR/GBP ma potrebbe aver già dato il massimo in termini di convenienza relativa della valuta UK vs UE. Anche Morgan Stanley ha rivisto al rialzo il target sul cross a 0,93. Il timore di un prolungato periodo di stagflazione e il rimpatrio di capitali da UK verso UE per effetto di un differenziale tassi non più così generoso, tra le cause che secondo gli analisti americani potrebbero giustificare la sottoperformance della sterlina.
GBP/USD: attenzione a 1,24
Ma torniamo a GBP/USD. Dopo una violenta risalita da settembre a dicembre 2022, il cable è entrato in stallo dando forma a quella che sembra una tipica figura a “bandiera” teoricamente propedeutica ad una ripartenza del trend bullish.
Se aprile dovesse rivelarsi un mese effettivamente benigno per il Pound allora l’attacco a 1,24 sarebbe decisivo e potrebbe provocare quel break tecnico determinante anche per il resto dell’anno. Da seguire le dinamiche future, ma è evidente che non siamo così lontani da un evento che avrebbe impatti notevoli.
In caso di successo il Cable punterebbe diretto verso 1,27, l’ultimo baluardo per il dollaro prima di un ritorno in zona 1,35. Stesso discorso sarebbe valido a quel punto per EUR/GBP. Sotto 0,87, il movimento ribassista dell’euro prenderebbe consistenza portando nuovamente il cross in quella zona di 0,82/0,83 che dalla Brexit in avanti ha sempre contenuti gli ardori della sterlina.