La sterlina si è ripresa dallo shock di inizio settimana, quando è stato registrato un nuovo minimo storico a 1,0350 nei confronti del dollaro USA, e in questi ultimi giorni ha iniziato un mini-rally che oggi l'ha portata alle soglie di 1,12.
A innescare il sell-off disastroso sulla valuta britannica era stato il
gigantesco piano di tagli fiscali attuato dal Cancelliere del Regno Unito Kwasi Kwarteng, che aveva fomentato la paura di un aumento del debito britannico e della svalutazione della moneta. Lo scatto della sterlina si è avuto quando la
Bank of England nella giornata di mercoledì ha annunciato un
intervento diretto sul mercato dei Gilt per frenare la speculazione.
Tuttavia, altre ragioni potrebbero essere ascritte al balzo della valuta di Sua Maestà. Ad esempio il mercato sta scontando un
forte rialzo dei tassi d'interesse per frenare l'inflazione nella prossima riunione della Banca d'Inghilterra. Probabilmente le attese sono per un maxi-aumento di 150 punti base, sebbene l'istituto guidato da
Andrew Bailey abbia dato prova di prestare una certa attenzione al pericolo di una recessione economica. Infatti, nell'ultima riunione ha alzato il costo del denaro solo di 50 punti base, mentre il mercato si aspettava una presa di posizione più forte.
Un'altra motivazione del mini-rally della sterlina potrebbe essere dettata dall'eventualità che il Primo Ministro Liz Truss e il Cancelliere Kwarteng alla fine saranno costretti a ridimensionare o addirittura ad abbandonare i tagli fiscali proposti a causa di una mancanza di sostegno politico. Le pressioni per ripristinare la fiducia degli investitori, stabilizzando le finanze pubbliche della Gran Bretagna, sono molte. E, sebbene Truss abbia mostrato tutta l'intenzione di andare avanti con il piano definendolo "giusto", alla fine non è escluso che il successore di Boris Johnson alla guida del Paese possa cedere qualcosa.
Sterlina: gli analisti rimangono cauti
Gli analisti mantengono una certa prudenza riguardo i movimenti della sterlina, sottolineando che la volatilità è molto alta e bisogna considerare vari aspetti. Secondo David Forrester, stratega di Credit Agricole a Hong Kong, la moneta non è ancora fuori pericolo: "mentre la BoE ha restituito una certa credibilità alla valuta, la situazione dei conti pubblici va sistemata (con un riesame del piano fiscale proposto dall'esecutivo Truss, ndr) per far sì che il rally della sterlina duri".
Morgan Stanley stima che il cambio GBP/USD scivoli sulla parità, mentre il mercato delle opzioni prevede una probabilità del 23% che ciò avvenga. Ancora più aspra è la previsione di Nomura Holdings, che addirittura vede il cross valutario precipitare fino a 0,98.
Sean Callow, stratega di Westpac Banking Corp. a Sydney, ha affermato che lo sprint della sterlina non riflette alcun miglioramento delle prospettive per il Regno Unito. "La sterlina ha almeno un supporto ai rendimenti molto più forte ora. La politica fiscale allentata è spesso di sostegno per le valute nella misura in cui può costringere a una politica monetaria più restrittiva", ha aggiunto.