La Lira turca estende i guadagni sul Dollaro USA dopo l'incredibile rimbalzo del 23% effettuato nella giornata di ieri, in un contesto di volatilità estrema. Il cambio USD/TRY ha oscillato in questa settimana da un massimo di 18,3633 delle prime ore di lunedì a un minimo di 11,0990 di stamattina, arrivando a perdere oltre il 40% in 2 giorni. Non si era mai visto un rally così imponente dal 1983 per quanto riguarda la valuta di Ankara.
Ad aver acceso questa fiammata il piano di Tayyip Erdogan di introdurre delle misure per proteggere i risparmi dei turchi dalle fluttuazioni della moneta. In pratica, il Governo coprirà tutte le perdite subite dai depositanti in lire qualora i ribassi valutari saranno superiori ai tassi d'interesse percepiti dalla detenzione.
Contestualmente la ritenuta alla fonte per gli investimenti in lire sarà ridotta dal 10% allo 0%. Lo scopo delle Autorità turche è quello di rallentare la domanda in dollari da parte dei risparmiatori, evitando il rafforzamento del biglietto verde rispetto alla divisa locale.
Lira turca: nessun passo indietro di Erdogan sui tassi
Nell'annuncio il Premier turco ha tenuto a precisare che il Paese non farà il minimo passo indietro riguardo l'economia di libero mercato e il regime dei cambi. Quindi a rigor di logica, Erdogan proseguirà con la sua politica di riduzione dei tassi per favorire la crescita e l'occupazione. A suo dire, anche per combattere l'inflazione, sulla base della tesi che un costo del finanziamento più alto si va a riversare poi sui beni di consumo.
Tutto questo è in palese contrasto con il pensiero di tutte le Banche centrali del mondo e ciò ha determinato il calvario della Lira turca da settembre, quando la Bank of Turkey ha iniziato un serie di tagli ai tassi che a oggi ha raggiunto 5 punti percentuali. Prima del rimbalzo di lunedì, la moneta turca aveva perso circa la metà del suo valore rispetto al Dollaro USA, con un'inflazione che sta letteralmente dilagando nel Paese.
Al riguardo nelle ultime settimane le principali associazioni imprenditoriali turche hanno cominciato a contestare severamente in pubblico la politica del Governo, accusandola di destabilizzare l'economia. Non va da sé che una schiera nutrita di operai e pensionati hanno iniziato code davanti alle bancarelle del Comune per ottenere pane sovvenzionato.
Lira turca: il Governo manterrà fede all'impegno?
Queste nuove misure di Erdogan saranno davvero sostenibili? L'impegno del Governo è gravoso e potrebbe solo servire per dare un messaggio di fiducia agli investitori stabilizzando temporaneamente il mercato valutario. Una volta che l'input è stato metabolizzato, bisognerebbe vedere come gli operatori reagiranno di fronte a un quadro struttuale che di fatto non è cambiato.
Secondo Todd Schubert, capo della ricerca sul reddito fisso presso la Bank of Singapore Ltd, il provvedimento del Presidente turco potrebbe solo per il momento segnalare che il peggio sia passato per la Lira ma, fino a quando i tassi d'interesse non forniranno un'ancora credibile contro l'inflazione, le oscillazioni valutarie saranno molto alte così come pure le pressioni al ribasso.
Opinione condivisa da parte di Brendan McKenna, stratega valutario presso Wells Fargo a New York, che sostiene come tutto ciò potrebbe nel breve sostenere la valuta, ma alla fine molto dipenderà dalla credibilità delle istituzioni turche, non molto elevata in questo momento, e dal fatto che i depositanti credano davvero che poi le misure saranno attuate.