Il peso messicano continua a rappresentare una divisa in grado di regalare soddisfazioni agli investitori italiani. Con un apprezzamento della valuta locale del 16% nel 2022, il guadagno in conto valutario sta superando la perdita in conto prezzo causata dal rialzo dei corsi. E intanto le cedole incassate ingrossano le file della cosiddetta performance total return.
Mi ero già occupato di peso messicano a fine agosto ma dopo un paio di mesi mi sembra opportuno fornire un aggiornamento.
In quella sede consigliavo prudenza prima di prendere profitto dalle posizioni aperte. E questo è il messaggio che ribadisco durante l’analisi di oggi che tarerò sul cross EurMxn, quello al quale sono più interessati gli investitori italiani.
Banxico: focus sull'andamento dei prezzi
La banca centrale messicana poche settimane fa ha alzato i tassi di interesse al 9,25%. L'inflazione ha toccato il livello più alto dal 2000 all'8,7% ma all’orizzonte si intravedono i primi segni di stabilizzazione. Nei verbali pubblicati la settimana scorsa e relativi all’ultima riunione di Banxico, è stato fatto riferimento a decisioni future di politica monetaria che verranno prese sulla base delle condizioni dominanti in quel momento. Tradotto in parole meno criptiche si guarderanno i prossimi dati sull'andamento dell'inflazione e si deciderà di conseguenza.
La banca centrale ha rivisto l’inflazione prevista nel 2022 alzando la stima all'8,6% e stimando che solo nel 2024 si tornerà dentro il target 2-4%. La curva dei rendimenti invertita sembra essere un primo indizio di imminente fine del ciclo di rialzi del costo del denaro.
Il mercato swap al momento stima però il picco 150 punti base più in alto dei livelli attuali, livello che al momento il mercato ritiene che non sarà toccato prima del raggiungimento di quota 10%. Una delusione sul fronte del rialzo tassi potrebbe incidere negativamente sul peso. L’andamento della divisa messicana di conseguenza sarà dipendente dalla variabile inflazione e da quella tassi reali. Il mantenimento di un seppur modesto livello di rendimenti reali positivi continuerà a supportare il peso.
EurMxn: la discesa è terminata?
Sono 11 mesi consecutivi che EurMxn scende ed ora siamo arrivati ad uno snodo tecnico critico. A 19,5 troviamo i massimi del 2008-2009. Sempre a 19,5 troviamo i minimi del 2016 e del 2020. L’intera spike di prezzo provocata dalla pandemia è stata così riassorbita. Ora la up trend line che unisce i minimi del 2006, 2013 e 2015 è sotto pressione.
Fino a quando la media mobile a 12 mesi in transito a 21 non verrà violata al rialzo, le posizioni lunghe di peso messicano devono essere mantenute. Quella sotto pressione ora è una zona di supporto molto importante. Un cedimento aprirebbe uno squarcio tecnico fino a 16/16,5 e non si vedono i motivi per anticipare l’uscita.
Non vedo improbabile il rimbalzo di EurMxn, ma perché consegnare nelle mani del mercato una valuta che potrebbe sorprendere ancora? Gli ampi guadagni accumulati giustificano una maggiore dose di pazienza e magari anche di un piccolo sacrificio di utile nei prossimi mesi.