Il bilancio dell'ultimo mese vede le valute emergenti ancora perdenti contro Dollaro americano. A guidate il trend soprattutto il Real brasiliano, che ha lasciato sul terreno oltre l'8%. Nell'ultima settimana però c'è stata una divisa del mondo emergente che ha mostrato una bella reattività e stiamo parlando del Rand sudafricano.
Già a fine luglio avevo parlato del cambio UsdZar e dei livelli tecnici più interessanti da monitorare anche in prospettiva settembre. La capacità del Rand di fare meglio delle principali valute ad alto rendimento è stata soprattutto generata da un dato sull'inflazione decisamente superiore alle aspettative.
A luglio i prezzi al consumo sono saliti in Sudafrica del 3,2% contro il 2,2% del mese precedente. Dato su base annua quello appena visto, mentre quello su base mensile è salito di ben l'1,3%. Una notizia in un mondo a bassissimi tassi di inflazione.
Il tasso di variazione dei prezzi al consumo torna così dentro il livello target compreso tra 3% e 6% fissato dalla SARB (la banca centrale nazionale) e questo potrebbe mettere dei freni nella volontà della stessa di ridurre ancora il costo del denaro. I tassi reali in ulteriore contrazione per effetto di questa ultima news macro economica potrebbero infatti mettere un freno alla volontà di abbassare ancora il costo del denaro.
Tra l'altro JP Morgan ha osservato una inusuale richiesta di titolo del tesoro emessi ad agosto ed anche questo appetito per il rischio può aver contribuito al rally del Rand. Come detto nell'articolo di luglio, agosto è un mese tradizionalmente complicato per le valute emergenti ed il fatto che gli attesi ribassi siano stati molto blandi depone a favore di un rally autunnale.
UsdZar: cosa dice il quadro grafico del cambio
Vedremo, ma osservare il quadro tecnico ci può aiutare nell'interpretare i prossimi movimenti di UsdZar. Andiamo quindi sul grafico e notiamo subito come il doppio minimo di 16.30 non è stato formalizzato. Lo sforamento temporaneo fino a 17.77 è stato in buona parte recuperato segno appunto di un forte interesse dei compratori di Rand su questi livelli.
Per me rimane proprio 16.30 lo spartiacque. Prima di allora ogni segnale di buy sul Rand mi pare prematuro. Ma dovesse esserci una rottura formalizzata in chiusura di settimana dei supporti credo che a quel punto una caduta di almeno 100 pips diventerebbe probabile, con addirittura l'interessamento di area 14.80 (zona di transito della up trend line che sale da gennaio 2018) che potrebbe essere nelle corde di UsdZar per questo ultimo scampolo di 2020.