In un precedente articolo dedicato all’Aussie (ovvero AudUsd) avevo espresso positività sull’andamento della valuta oceanica. Positività che si è effettivamente concretizzata in un contesto estremamente benigno per il mercato non solo dell’equity ma anche delle materie prime e delle valute emergenti, due asset finanziari tra i più strettamente correlati al Dollaro australiano.
I verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della RBA, la banca centrale di Sydney, hanno poi sostanzialmente certificato che l’economia è in miglioramento anche se i recenti attriti con la Cina stanno creando qualche problema soprattutto nelle esportazioni di metalli. I tassi comunque rimarranno a questi livelli per altri due anni stando alle dichiarazioni dei banchieri centrali.
Come ben sappiamo i mercati giocano sulle aspettative e se AudUsd si è avvicinato a 0.76 contro dollaro USA è perché credono ad un allargamento del differenziale di tasso nei prossimi mesi. Vedremo chi ha ragione e soprattutto se il rally delle materie prime troverà ulteriore linfa.
Coloro che amano fare trading sui range non potranno però a questo punto ignorare l’andamento di EurAud. Il cross è celebre per fiammate improvvise e violente ma negli ultimi anni ha galleggiato su un supporto chiave. Non si contano le settimane in cui negli ultimi 2 anni il cross EurAud ha testato il supporto di 1.60/1.61 prima di risalire, quasi un valore di equilbrio che il mercato ha tacitamente accettato.
Ai più attenti esperti di analisi tecnica non sfugge come dal 2012 parte una linea di tendenza rialzista, attualmente in transito a 1.54, che rappresenta anche il potenziale verso cui EurAud potrebbe tendere nei prossimi mesi. Non si nota infatti particolare stress sugli oscillatori su scala settimanale come l’RSI e questo potrebbe rappresentare un punto a favore per un ulteriore allungo dell’australiano.
Allo stesso tempo, lo ripetiamo, è impressionante la sequenza di test della fascia di supporto sopra indicata e che ogni volta ha favorito un rientro verso la media mobile a 200 giorni attualmente in transito in zona 1.64. Chi volesse impostare una strategia potrebbe quindi andare lungo oggi con quel target facendo il più classico degli stop and reverse con chiusura sotto 1.60.
Fino alla fine dell’anno rimango comunque impostato alla concreta possibilità di un rimbalzo sul cross e questo per un influsso stagionale benigno che solitamente caratterizza l’ultimo mese dell’anno. Negli ultimi 20 anni infatti solo 6 volte EurAud è sceso a dicembre e questo rende ancora possibile uno spunto di fine anno in questo 2020 particolarmente complesso ma che sembra aver dato il la per la definitiva ripresa nel prezzo delle materie prime.