Per capire quando la crisi energetica europea terminerà potremmo evitare di ascoltare giornalmente decine e decine di notizie sul tema guerra, gas, blackout, politica monetaria, recessione, ecc… Basta osservare l’andamento dell'll' e comprendere i messaggi che un grafico è in grado di esprimere ormai dai tempi dell’invasione dell’Ucraina. E lo sta facendo in maniera molto precisa.
Tra un po' ritorno sul grafico dell'EurUsd che da febbraio in avanti si muove con un regolarità impressionante e che sembra frenare facili entusiasmi di soluzione della crisi in breve tempo.
Il dollaro è ampiamente sopravvalutato
Lo stesso EurUsd sintetizza al suo interno le prime preoccupazioni che stanno cominciando ad emergere in seno alla FED sulla forza del biglietto verde. La scorsa settimana Barkin, esponente FED, ha allertato circa gli effetti negativi che potrebbe avere il dollaro su quei paesi ad alto tasso di emissione di debito in valuta americana.
Gli squilibri cominciano a preoccupare anche perché è indubbio che il dollaro Usa sta viaggiando su livelli di sopravalutazione fondamentale importanti.
Gli stessi tassi di correlazione tra valute e borse dimostrano che la divisa Usa è ormai diventato l’unico porto sicuro (assieme al franco svizzero) verso cui convergere durante il corrente mercato orso. La politica monetaria restrittiva e la paura stanno creando i presupposti per importanti movimenti di riallocazione delle riserve e questo crea inevitabili squilibri.
Ma torniamo al grafico dell'EurUsd che, come detto, esprime in maniera molto semplificata (ma efficace) l’idea del mercato sull’immediato futuro della crisi geopolitica in Europa.
Osservando il grafico notiamo infatti che da febbraio, data dell’invasione russa in Ucraina, il cambio si sta muovendo con una regolarità impressionante all’interno di un canalone ribassista. La parete superiore delimitata da massimi decrescenti che si uniscono in una semplice trend line, ha agito in questi mesi da tappo verso ogni tentativo dell’euro di invertire la tendenza. Inversione che avrebbe il sapore di fine della crisi, ritorno dell’appetito per il rischio e maggiore convergenza delle politiche monetarie e della crescita economica.
EurUsd: come operare
La settimana scorsa l’ultimo tentativo dell’euro di recuperare la parità. Proprio quella parità che rappresentava il punto di resistenza più importante e che infatti ha agito ancora una volta da perfetto esempio di quanto funzionale sia l’analisi tecnica in questa fase di mercato.
È ancora presto per aspettarsi una FED che rallenta il passo sui tassi. E’ ancora prematuro pensare ad una BCE più aggressiva visto che la recessione in Europa sarà più profonda e grave rispetto all’America. E’ ancora presto anche per pensare ad una ripresa dei mercati azionari in queste condizioni. Questo dice il “safe haven” per eccellenza, ovvero il dollaro.
La strategia sull'EurUsd non può essere più semplice. Short sulla parità con stop and reverse sopra questo livello. Ma se il trend rimane questo l’obiettivo più ragionevole rimane per il momento la parete inferiore del canale posizionata in area 0,94.