A sorpresa la Banca centrale sudafricana ha alzato i tassi di interesse oltre le attese degli analisti impedendo al rand una pericolosa deriva ribassista. Gli osservatori dell'analisi tecnica hanno così potuto apprezzare la valenza della resistenza dinamica che da tempo guida il downtrend. Ma andiamo con ordine. Rispetto ai 50 punti base attesi, la South African Reserve Bank (SARB) ha alzato il costo del denaro di 75 punti base portandoli al 5,5%.
Solo uno dei cinque componenti che compongono il board ha votato a favore di un rialzo come da attese, mentre un altro esponente ha indicato addirittura in 100 punti base la misura necessaria per frenare l’inflazione. Questo ha dato forza al rand, che ha saputo sfruttare l’inerzia positiva già iniziata da qualche giorno.
Sudafrica: le previsioni su tassi e inflazione
Le previsioni dell’istituto monetario prevedono tassi al 6,45% nel 2023, con le preoccupazioni prevalentemente centrate su un indice dei prezzi al consumo che potrebbe non essere così transitoria e soprattutto sul rischio di una spirale di aumento dei salari proprio per effetto di radicate aspettative di alta inflazione che potrebbe provocare importanti rivendicazioni da parte dei sindacati. La SARB ha previsto inflazione sopra al target 3-6% per il 2022 (6,5%) con un rientro al 5,7% nel 2023.
Preoccupanti però le previsioni sull’inflazione core che praticamente l’anno prossimo dovrebbe eguagliare quella “headline”. Una notizia positiva è arrivata invece dalla crescita rivista la rialzo al 2% nel 2022 e poi tra 1,3% e 1,5% nei prossimi due anni. La SARB ha così gestito i tassi di interesse, per evitare al rand una pericolosa deriva. Il grafico del cross EUR/ZAR è forse quello più interessante proprio per capire la pezza che è riuscita mettere la banca centrale sudafricana.
EUR/ZAR: analisi tecnica e livelli trading
EUR/ZAR infatti nei giorni scorsi aveva abbozzato una rottura della tredline ribassista che da agosto 2020 guida il ribasso del cross. Un movimento sopra 17,30 avrebbe sancito la fine del downtrend e l’inizio, per un euro debolissimo, di una ripresa clamorosa della moneta unica contro quella emergente. Una ripresa che avrebbe avuto il sapore della definitiva bocciatura per il rand.
Con questa mossa a sorpresa invece la SARB ha restituito appeal ad un rand che ancora oggi offre un tasso reale leggermente negativo ma che, con le indicazioni hawkish arrivate da Johannesburg, potrebbe presto colmare il divario con i prezzi al consumo ristabilendo quantomeno un tasso neutrale.
Adesso che EUR/ZAR è tornato a ridosso dei massimi di maggio 2022, leggermente sotto la trendline ribassista, i trader più aggressivi potrebbero azzardare uno short in ottica di trend following. Personalmente non mi fido di questa apparente trappola per tori. Preferisco schierarmi dalla parte di chi vede debolezza futura per il rand soprattutto in vista di un ulteriore raffreddamento nel prezzo delle commodity, quindi la strategia dovrebbe essere di long EUR/ZAR con stop loss solamente sotto 16,90.