Nel webinar del lunedi di ieri (puoi iscriverti al prossimo da QUI) delle ore 18.00 abbiamo parlato di vari argomenti, partendo dagli indici di Borsa.
Gli indici di Borsa di tutto il mondo hanno già finito di scendere?
Gli indici di Borsa di tutto il mondo hanno subito un forte calo nelle scorse settimane a causa del panico scatenato dal CoronaVirus, per poi rimbalzare in maniera vigorosa nel momento in cui le banche centrali di tutto il mondo hanno comunicato, in primis la Federal Reserve americana, un taglio dei tassi oltre che una pesante immissione di denaro nel sistema.
Anche se queste misure sono state ben viste dal mercato che, come detto, ha recuperato una parte delle perdite è molto probabile che i ribassi degli indici non siano finiti qui. Quello del CoronaVirus è il peggior problema che l'umanità si trova ad affrontare negli ultimi cento anni ed è improbabile che le terribili conseguenze per l'economia reale, che sono sotto gli occhi di tutti, si traducano in un calo degli indici di solo il 30% circa.
È molto probabile che, nel momento in cui si potranno calcolare davvero i danni all'economie e quando si capirà che le mosse delle banche centrali sono un sedativo e non una cura, i mercati tornino a scendere con violenza.
Come abbiamo visto nel webinar, eventuali nuovi ribassi saranno da considerare una opportunità, come ben spiegato nel corso OPPORTUNITY 2020, del quale abbiamo organizzato un "sequel", nel quale vedremo quali sono le migliori azioni da comprare in questo momento, per creare un portfolio di super azioni, che prospereranno negli anni a venire.
Il petrolio è da comprare?
Siamo ben lontani dal momento in cui il petrolio non sarà più alla base delle nostra economia. Per quanto oggi il petrolio sia bistrattato e visto come male del mondo, ancora oggi questa materia prima è alla base di tantissimi prodotti che usiamo quotidianamente, non solamente il carburante che usiamo per spostarci.
Con un petrolio a circa 20 dollari a barile, la voglia di investire al rialzo su questa materia prima è tanta, anche perchè, a questi prezzi, davvero ha poco senso. Se questa materia prima, infatti, dovesse rimanere a questi livelli per tanto tempo, gran parte delle società petrolifere statunitensi chiuderebbe i battenti, schiacciate dalcpeso dei costi, che non consentono di avere un margine sufficente di guadagno.
Detto questo, non sono esclusi movimenti ancora inferiori rispetto all'attuale in quanto, come detto prima è molto probabile che una seconda ondata di panico interesserà i mercati finanziari.
Se vuoi comprare il petroliio, puoi farlo aprendo un conto con il nostro broker partner www.kimuratrading.com
(Consigliamo kimura in quanto siamo noi di investire.biz ad occuparci dell'assistenza clienti)
Mercato del Forex: cosa succede su EUR/USD
Doopo un lungo periodo in cui gli investitori istituzionali sono rimasti posizionati SHORT (al ribasso) su eurusd, la tendenza sembra davvero essere cambiata. Gli istituzionali stanno, di settimana in settimana, chiudendo le loro posizioni al ribasso, senza pero' (ancora) posizionarsi LONG (al rialzo) sull'euro.
Questo è dovuto, secondo Enrico Lanati, al fatto che la Federal Reserve, abbassando i tassi di interesse a zero, abbia di fatto reso il dollaro molto meno appetibile rispetto a prima.Nonostante il dolalro rimanga un bene rifugio, gli istituzionali stanno ribilanciando i loro portfolio al fine di affrontare questa fase di mercato, che rappresenta una novit pe tutti.
Se su EURUSD, per ora, si vede solamente una chiusura di posizioni SHORT, è sul Dollari Index che vediamo quello che potrebbe essere il futuro del cambio Eur/usd. Come è possibile vedere dai dati del COT, sul Dollar Index gli istituzionali sono già posizionati SHORT, denotando una tendenza a lasciare i dollari, posizionandosi sulle altre valute che compongono l'indice.
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