Il 2020 è stato un anno vincente per l’euro, di fatto dominatore assoluto contro quasi tutte le valute. Quasi ma non tutte. Vi è infatti un'eccezione, quella rappresentata da una divisa che proprio con la zona euro ha molto in comune sia per vicinanza geografica che commerciale. Stiamo parlando della corona svedese.
Ho commentato diverse volte negli articoli pubblicati qui su investire.biz l’interessante configurazione tecnico grafica di EurSek. Ma anche l’aspettativa di una rivalutazione dettata dal fatto che la valuta di Stoccolma risultava (e risulta ancora) una delle valute occidentali più sottovalutate.
Corona svedese: i buoni dati macro spingono quotazioni
A migliorare soprattutto negli ultimi due mesi l’appeal della corona svedese non tanto l’andamento della curva pandemica, che di fatto ha certificato il fallimento della politica dell’effetto gregge portata avanti durante la prima ondata di Covid 19, quanto la bontà dei dati economici che sono derivati dal laissez faire della classe politica svedese.
La disoccupazione è scesa a novembre di oltre un punto percentuale al di sotto delle aspettative al 7,7%. Le vendite al dettaglio, misura della domanda interna, sono salita dello 0,8% contro attese di un calo. Il PMI manifatturiero ha sfiorato i 60 punti confermando una crescita già in atto da tempo.
La stessa inflazione è riuscita a non scivolare nel territorio della deflazione inchiodandosi allo zero. Zero come i tassi di interesse il cui valore e quotazione di mercato offre così rendimenti reali di fatto nulli. Sempre meglio dell’ampia negatività offerta da zona Euro e USA.
Questo forse è il punto cruciale. Come la discesa di UsdJpy è guidata dall’appeal esercitato dai tassi reali positivi giapponesi, anche quella di UsdSek è polarizzata da una situazione di tassi nominali nulli ma pur sempre non perdenti come quelli offerti da un investimento in bond americani.
USDSEK: il quadro tecnico
Ma andiamo sul grafico di UsdSek per apprezzare ancora meglio una struttura tecnica che conferma lo scenario bullish per la corona. Il break del supporto di lungo periodo è arrivato proprio nel mese di novembre dopo un paio di tentativi precedenti. La media mobile a 12 mesi ha esercitato in modo esemplare il suo lavoro di contenimento come aveva fatto da supporto nel trend bullish precedente.
A questo punto rimane un ultimo scoglio da superare, quella zona 8 che UsdSek ha già testato un’occasione dei minimi del 2016, 2017 e 2018. Il MACD mensile sotto lo zero sembra confermare come sia solo questione di tempo per sfondare anche questi supporti. In ogni caso la strategia di rimanere lunghi di Sek deve permanere almeno fino a quando non verrà violata di nuovo al rialzo la media mobile annuale.