Tre cross valutari potrebbero hanno fornito dei segnali interessanti che potrebbero permettere alcune strategie operative per le prossime settimane. Sto parlando di rapporti di cambio che coinvolgono esclusivamente nazioni del Vecchio Continente: corona svedese, norvegese e franco svizzero sono tre divise che contro l'euro ora offrono delle finestre di ingresso da valutare.
EUR/SEK: analisi tecnica e strategie operative
Comincio da EUR/SEK, cross sul quale già il 10 maggio in questo articolo avevo evidenziato come si poteva sfruttare il pullback delle quotazioni. Il cross ha sollecitato in diverse occasioni la resistenza di 10,20, ma prima di entrare in contatto con la media mobile a 200 giorni la scorsa settimana ha virato decisamente verso il basso.
Ad aprile era stata l'area dei 10,30 ad arginare le velleità di chi confidava in una ritrovata debolezza della corona. Invece le quotazioni in un colpo solo hanno perso 800 pip tornando ai livelli di febbraio 2021. Il motivo è da ricercarsi nei PMI usciti a livelli stellari: i 70,2 punti del composito hanno superato le attese ma anche la precedente rilevazione a 66 punti.
Questo elemento, se giovedì dovesse essere condito da un tasso di inflazione superiore alle aspettative, rilancerebbe l’ipotesi di un rialzo anticipato dei tassi. Rimane da abbattere l’ultima barriera di EUR/SEK posizionata a 10 per vedere una nuova accelerazione nella forza della corona.
EUR/NOK: analisi tecnica e strategie operative
Dove i tassi saliranno presto è in Norvegia. La Banca centrale ha confermato che il costo del denaro verrà rivisto di 25 punti base nel meeting di settembre. Queste affermazioni hanno rafforzato la corona norvegese, che nei giorni scorsi si era avvicinata sul cross EUR/NOK alla media mobile a 200 giorni transitante a 10,3.
Anche qui non c’è stato il tempo e nemmeno la forza dei venditori di portare i prezzi verso la resistenza dinamica. Il merito va anche al prezzo del petrolio che dopo aver indugiato per un po’ sui massimi di marzo 2021 sembra aver di nuovo strappato verso l’alto.
Per le quotazioni c’è anche qui da abbattere un muro di supporti in area 10 prima di un rally che si farebbe decisamente più corposo. Su EUR/NOK ed EUR/SEK quindi chi è in posizione può rimanere short, chi vorrebbe farlo può tentare un'entrata divisa in due: una prima parte valutando un ingresso sui valori attuali, ìuna seconda al sotto i supporti segnalati.
EUR/CHF: analisi tecnica e strategie operative
Il terzo cross che vorrei segnalare è EUR/CHF, il quale sembra prossimo alla fine di una fase correttiva all’interno di un trend bullish. Come si vede dal grafico, dopo il picco di marzo a 1,115 i prezzi hanno virato verso il basso fino ad arrivare a ridosso della trendline ascendente e della media mobile a 200 giorni che guida l'uptrend da marzo 2020.
Il supporto di area 1,09 è quello di maggiore spessore e, considerando gli oscillatori scarichi, non mi stupirei di assistere ad una veloce ripartenza verso l’alto nei prossimi giorni. La strategia può essere quella di valutare ingressi long adesso con stop a 1,088 e pensare a nuovi ingressi sopra 1,10.