La serata di ieri ha segnato un deciso cambio di passo nelle strategie di politica monetaria per supportare l’economia dopo l’arrivo del Covid-19. Nel meeting di ieri, la Federal Reserve ha infatti annunciato la riduzione del programma di acquisti da 120 miliardi di dollari al mese. Il rallentamento degli acquisti sarà di 15 miliardi di dollari al mese, ma dopo la fine del 2021 potrà essere adattato a seconda delle prospettive economiche.
Nella sua conferenza stampa il Presidente dell’istituto, Jerome Powell, ha mostrato una maggiore incertezza sul fatto che l’aumento dell’inflazione sia transitorio: nel discorso ha usato le parole “dovrebbero essere” al posto di “sono” in riferimento agli elementi che pesano sull’indice dei prezzi al consumo.
Oltre a questo, Powell ha affermato che l’avvio del tapering non implichi necessariamente un aumento dei tassi (clicca qui per sapere cosa è accaduto al meeting della Fed di ieri). Debolezza per l’EUR/USD, che è tornato a veleggiare al di sotto della soglia psicologica di 1,16.
EUR/USD: quotazioni penalizzate dalle parole di Christine Lagarde
Non è solo la riunione della Fed ad aver influenzato le quotazioni di EUR/USD. Ieri infatti Christine Lagarde, Presidente della BCE, ha ribadito l’approccio ultra accomodante dell’Eurotower. Per la Governatrice infatti, nel 2022 non verranno aumentati i tassi di interesse in quanto l’outlook sull’inflazione nel medio termine rimane sottotono.
A corroborare le parole di Christine Lagarde è stato il Presidente della Banca di Francia, Francois Villeroy, il quale ha affermato di non vedere alcun motivo per un incremento del costo del denaro nel 2022.
EUR/USD: analisi tecnica e livelli di trading
Da un punto di vista grafico, le quotazioni dell’EUR/USD mostrano una grande incertezza. I corsi si trovano in una situazione di inside con la barra del 28 ottobre, con i compratori che non riescono a dare segnali di forza a ridosso del supporto fornito dalla linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 22 novembre 2020 e 30 marzo 2021.
Se tale sostegno dovesse cedere, si potrebbe assistere ad un approdo verso il livello orizzontale transitante a 1,14, espresso dai top del 23 giugno 2019. Al contrario, segnali di positività arriverebbero nell’eventualità di un’accelerazione degli acquisti sopra 1,1617.
In questo caso, l’obiettivo dei compratori sarebbe individuabile a 1,17, dove passa la trendline che unisce i minimi del 24 settembre e 1 novembre 2020. Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di matrice long da 1,1617 con stop loss a 1,1530 e obiettivo a 1,1710.