Uno dei trade che sembra funzionare meglio in queste ultime settimane è quello commodity currency contro Yen. Il rally delle materie prime come metalli e petrolio ha indubbiamente aiutato una tipica strategia di carry trade che, come ci mostra il grafico, ha già prodotto un'iniziale inversione di tendenza a luglio 2020 poi rilanciata con forza a novembre nel preciso test della media mobile a 200 giorni.
Ma prima di approfondire il tema lato analisi tecnica mi voglio focalizzare sul recente meeting della Banca centrale australiana. Tassi ovviamente invariati allo 0,1% ma spinta aggiuntiva è arrivata al piano di QE che è stato incrementato di altri 100 miliardi di dollari per assicurare continuità nella ripresa ed evitare la deflazione.
L’ultimo ribasso nel costo del denaro da parte della RBA era arrivato a novembre 2020 con il sesto taglio che di fatto suggellava il disperato tentativo di evitare la fine di uno dei cicli espansivi di crescita più lungo della storia, per l’appunto quello australiano. Tentativo vano contro la pandemia ma che è servito a tenere a galla l’Aussie che anzi ha rilanciato la sua azione trainato dalla ripresa di Cina e prezzo delle commodities.
L'istituto centrale ha confermato che i tassi rimarranno bassi per almeno altri 3 anni (previsione alquanto aggressiva a mio modo di vedere), comunque almeno fino a quando l’inflazione non ritornerà stabilmente nel range compreso tra il 2 e il 3%.
Nell’ultimo meeting però la RBA ha rimosso la frase relativa al taglio del proprio piano di acquisti “preparati a fare il necessario” e questo sembra avallare l’idea di un lento ma inesorabile avvicinamento alla fine della fase di espansione.
Per questo penso che ragionare su tassi fermi fino al 2024 risulti essere una scelta piuttosto azzardata. Se la crescita sarà superiore al 3,5% previsto dalla Reserve Bank of Australia nel 2021 e nel 2022 questo tema dei tassi tornerà d’attualità ed ovviamente la divisa australiana potrebbe beneficiare da un’espansione economica superiore rispetto al previsto. Qualcosa che i mercati stanno hanno intuito ormai da un po’ rincorrendo quello che è il movimento verso l’alto delle materie prime.
AUD/JPY: analisi tecnica e obiettivi di prezzo
Il recente consolidamento di AUD/JPY è arrivato in corrispondenza del periodo stagionale meno benigno del mese di febbraio. Questo movimento sembra però agli sgoccioli con il preciso test della media mobile a 50 giorni transitante in area 79 a fornire adeguato sostegno alla tendenza ascendente.
Rimango dell’idea che questa fase bullish del cross proseguirà con obiettivo da fissar almeno in area 86, il 61,8% di ritracciamento di Fibonacci del movimento discendente cominciato nel 2015 a 102,8 e culminato con il minimo a 59,8 nel 2020.