Nella scorsa settimana, il focus degli investitori è tornato sui dati macroeconomici, mentre le tensioni sul comparto bancario sembrano per il momento alle spalle. In particolare, è da segnalare che il PIL statunitense del 4° trimestre 2022 si è attestato al 2,6%, in leggero calo rispetto alla lettura precedente al 2,7%. I riflettori sono passati poi all’inflazione dell’Eurozona di marzo (preliminare), che è scesa al 6,9% dal precedente 8,5%, al di sotto del consensus degli analisti censiti da Bloomberg al 7,1%. La misurazione core ha invece raggiunto un nuovo record al 5,7%.
A livello di discorsi degli esponenti delle Banche centrali, un focus andrebbe posto su quello della Presidente della Fed di Boston, Susan Collins, la quale ritiene che la Federal Reserve possa alzare i tassi ancora una volta nel 2023 di un quarto di punto. Inoltre, diversi componenti del board dell’istituto hanno detto di ritenere che le tensioni sul settore bancario possano contribuire a far scendere l’inflazione. Sul tema del comparto finanziario è intervenuta anche la Segretaria al Tesoro USA, Janet Yellen, la quale ha affermato che le normative di vigilanza e la regolamentazione bancaria dovranno essere riesaminate.
Attenzione ai dati di marzo sul mercato del lavoro in USA
Inizia una settimana corta per i mercati finanziari, con le principali Borse globali chiuse il 7 aprile. A livello di dati macroeconomici sarà proprio questa la principale data da monitorare, in quanto verranno pubblicati le misurazioni di marzo sul mercato del lavoro USA. Le attese degli analisti censiti da Bloomberg sono per una flessione dei Non-Farm Payrolls a 240mila unità contro le 311mila di febbraio. Il salario orario medio è stimato segnare un +4,3% su base annuale, mentre il tasso di disoccupazione è previsto stabile al 3,6%.
Questi dati saranno osservati con attenzione dalla Fed e potrebbero fornire nuovi indizi sulle prossime mosse di politica monetaria. Secondo i dati al 31 marzo 2023 del CME FedWatch Tool, le attese sono per un aumento del costo del denaro di 25 punti base (probabilità attesa al 57,2%). Altre misurazioni da tenere sott’occhio sono quelle relative agli S&P Global PMI manifatturieri e dei servizi di Eurozona e USA di marzo (finali). Il consensus per la prima area economica vede dati in linea con i precedenti a 47,1 e 55,6 punti, mentre per la seconda a 49,3 punti e 53,8 punti. Per quanto invece riguarda le Banche centrali, sono previsti gli interventi di Simkus e Vujcic (3 aprile) per la BCE, Presidenti rispettivamente degli istituti centrali della Lituania e della Croazia. Per la Federal Reserve sono invece attesi dei discorsi di Mester (5 aprile) e Bullard (6 aprile), Governatori della Fed di Cleveland e St. Louis.
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