XRP, la criptovaluta gestita da Ripple, ha ripreso a marciare sul mercato della blockchain e si è portata a quota 1,56 dollari. La terza moneta digitale più capitalizzata sta vivendo una fase dove viaggia sulle montagne russe. Dopo il record storico raggiunto il 14 aprile a quota 1,96 dollari vi è stato un brusco ritracciamento che l'ha riportata in poco più di una settimana al di sotto dell'unità. Da quel momento una nuova andata di acquisti l'ha lanciata nuovamente verso la vetta.
Cosa è successo? Secondo alcune indiscrezioni, l'Amministratore Delegato di Ripple, Brad Garlinghouse, e il Presidente Esecutivo Chris Larsen, starebbero progettando la quotazione in Borsa. L'informativa arriva da Yoshitaka Kitao, CEO di SBI Holdings: uno dei gruppi finanziari più importanti del Giappone da anni collegato a Ripple. La holding nipponica infatti ha utilizzato spesso XRP per elargire premi agli azionisti e per concedere mutui e prestiti espressi in tale valuta.
Ripple: la risoluzione della causa contro la SEC sarà il pass per la quotazione in Borsa
Ora si attende la risoluzione della causa in corso che la Security and Exchange Commission ha intentato a dicembre 2020 contro Ripple Labs. Già nel 2020 Garlinghouse aveva dichiarato che entro 12 mesi Ripple sarebbe stata una tra le tante società del settore a lanciare un'Offerta Pubblica Iniziale.
Poi è arrivata la SEC che ha accusato l'azienda californiana e i due dirigenti di aver ceduto titoli XRP classificabili come “security token” e non come “utility token”, assimilando di fatto Ripple a un titolo finanziario e non a una criptovaluta. Tuttavia, nell'udienza che si è tenuta il 6 aprile di quest'anno, il Tribunale statunitense aveva accolto la mozione dell'azienda riguardo alcuni documenti secondo cui l'Authority USA considera la valuta digitale XRP esattamente come le altre.
In base a questo, l'impianto accusatorio verrebbe automaticamente a decadere. Questa potrebbe essere una vittoria parziale ma allo stesso decisiva per ripulire l'azienda da ogni intralcio legale e aprire le porte per il debutto in Borsa. Quantomeno i rapporti di forza tra la SEC e Ripple sembrano essersi invertiti a favore di quest'ultima. Lo hanno capito alcuni Exchange che stanno cominciando a valutare l'ipotesi di riammettere le contrattazioni di XRP sospeso da dicembre.
Ripple: cosa comporterà la quotazione in Borsa
Secondo gran parte degli analisti, Ripple potrebbe guadagnare molto da un'operazione che la renda pubblica in quanto consacrerebbe XRP come criptovaluta di grande spessore, con una rilevanza particolare soprattutto nel settore bancario. Con quest'ultimo infatti la società ha intrapreso in passato un percorso attraverso cui vi sarebbe l’utilizzo della sua tecnologia per il settlement istantaneo tra le diverse banche.
Fino a quando la quotazione non diventerà effettiva c'è da aspettarsi che la volatilità intorno alla moneta virtuale sia estremamente alta. L'azienda comunque sembra relativamente preoccupata dall'esito della causa con la CONSOB americana, dal momento che procede imperturbabile a stringere importanti accordi di collaborazione, come ad esempio quelli con le università di Capetown e New York, dopo quelli già conclusi con gli atenei del Michigan, con la Conell University e la Duke University.