L'alta volatilità delle criptovalute potrebbe far richiedere parecchio tempo per recuperare le perdite in caso di ribassi, perché i cali possono essere molto sostenuti. Nel frattempo i trader hanno delle possibilità per rendere fruttifera la detenzione di vaute digitali tramite il prestito.
In buona sostanza, i proprietari di Bitcoin e simili possono consegnare il token a società specializzate ottenendo dietro garanzia interessi molto allettanti. Attualmente il ritorno varia dal 3% all'8% per la principale moneta virtuale, ma per alcune valute digitali come le alt-coin o per le stablecoin come USD Coin il rendimento potrebbe superare il 10%.
In questo momento i leader del mercato come Celsius Network e Genesis hanno generato miliardi di dollari con queste operazioni. Il primo ad esempio ha 28,6 miliardi di dollari in attività e 1,5 milioni di clienti, il secondo ha originato 35,7 miliardi di dollari di prestiti crittografici solo nel terzo trimestre, in crescita del 586% rispetto allo scorso anno.
Prestito cripovalute: i motivi dei rendimenti elevati
La domanda che si pongono in molti, interessati ad addentrarsi nel mondo del prestito criptovalutario, è perché i rendimenti siano così elevati. Esistono almeno 3 ragioni che possono spiegare un ritorno di tale portata. In primo luogo il rischio. Oltre quello per attività che potrebbero crollare in poco tempo vista l'alta volatilità, ve ne sono alcuni che hanno a che fare con le aziende e un settore che non è regolamentato. Un mercato che crolla e non si riprende in un tempo rapido potrebbe generare una serie di situazioni a cascata, con mutuatari inadempienti.
È pur vero che dietro a un prestito vi è una garanzia offerta che a volte può arrivare fino al 200% del finanziamento, soprattutto quando si tratta di cripto particolarmente volatili. Ed è altrettanto vero che i broker possono richiedere un adeguamento di margine sollecitando chi riceve il denaro a sostenere la garanzia. Tuttavia, non vi è alcuna assicurazione bancaria o governativa in questo settore, dal momento che manca una regolamentazione come invece avviene per le banche e gli intermediari finanziari.
Un secondo motivo dell'alto rendimento riguarda l'inefficienza di mercato. L'assenza di regole istituzionali fa sorgere discrepanze di prezzo, perché i mercati crittografici sono decentralizzati e inefficienti. Gli hedge fund, i market maker, gli exchange e altre aziende del settore potrebbero trarre profitto dall'elevato spread denaro/lettera. Di conseguenza è naturale che il rendimento per il prestito concesso debba compensare un maggior costo sostenuto per appunto l'inefficienza.
Infine vi è un terzo fattore che impone un interesse molto alto sul finanziamento ed è il fatto che la domanda di criptovalute risulta estremamente sostenuta. Questo riguarda molto anche le stablecoin, che a volte vengono richieste ponendo in garanzia Bitcoin o altre valute digitali. Il mercato insomma è in continua crescita e questo attira sempre più le persone a costruire marchingegni speculativi utilizzando la leva finanziaria. "Ci sono un sacco di soldi nel fare mercato", afferma Zac Prince, CEO di BlockFi “Ma hai bisogno di assets per creare mercati. Se non vuoi comprare Bitcoin a titolo definitivo, te lo prendi in prestito."