Chi ha creato il Bitcoin? Chi è Satoshi Nakamoto? Tutti conoscono la sua celebre creatura, ma quasi nessuno sa chi è, o meglio, fino a pochi giorni fa. Una risposta convincente arriva infatti dagli USA. Una giuria federale degli Stati Uniti ha stabilito che Craig Wright, l'informatico australiano che sostiene di aver creato i Bitcoin, non aveva alcun accordo commerciale con Dave Kleiman.
Ma che cosa vuole dire nel dettaglio? Cosa dimostra questa sentenza? La causa aveva come oggetto la proprietà di un 1,1 milioni di Bitcoin che secondo i più esperti sarebbe legato a creatore della criptovaluta, Satoshi Nakamoto. Ecco tuto quello che c’è da sapere.
Satoshi Nakamoto: con 1,1 milioni di Bitcoin, ecco chi è
Craig Wright più volte in passato aveva affermato che qualora avesse vinto il processo, avrebbe dimostrato al mondo intero che dietro la creazione del Bitcoin ci sia veramente lui. La famiglia e gli eredi di Dave Kleiman, morto nel 2013, aveva intentato causa per mettere le mani su parte della fortuna che, secondo molti, Nakamoto avrebbe trattenuto in un portafoglio dove sarebbero custoditi 1,1 milioni di Bitcoin.
Nel dettaglio si sta trattando di alcuni dei primi Bitcoin ad essere stati minati, i quali non sono mai stati venduti o spostati. Oggi questa mole di BTC ha un valore che supera i 50 miliardi di dollari, se si considera che un Bitcoin vale circa 50.000 dollari al momento della scrittura.
Durante la causa, Craig Wright ha testimoniato dicendo di essere amico di Kleiman ed ha affermato che quest'ultimo lo ha aiutato a modificare un whitepaper che poneva le basi del Bitcoin, ma ha anche precisato che non avevano alcun accordo di natura commerciale.
Craig Wright: Satoshi Nakamoto o del team che ha creato BTC?
Ma quindi Craig Wright è il vero nome del creatore di Bitcoin? La risposta è che non si sa, per ora. La giuria non è stata chiamata a decidere sull'identità di Nakamoto, tuttavia sia accusa che difesa hanno basato le loro tesi su questo punto. La difesa ha affermato che Wright ha creato il Bitcoin, mentre i legali di Kleiman sostenevano che si trattava di una partnership tra Wright e Dave.
Gli eredi di Kleiman hanno portato in tribunale la tesi secondo cui metà dei 1,1 milioni di BTC sarebbe dovuta andare a loro in quanto minati mentre i due collaborano attivamente. Alla fine ha avuto ragione Wright, anche se il giudice ha stabilito un risarcimento da 100 milioni di dollari per gli eredi di Kleiman per ciò che riguarda le tecnologie di W&K Information Defense Research.
Wright ora dovrà chiarire questo dubbio che ci trasciniamo dal lontano 2008 una volta per tutte: è davvero lui Satoshi Nakamoto? Se Wright spenderà in qualunque modo quei BTC, significa che se proprio non è Satoshi Nakamoto, era comunque coinvolto nelle primissime fasi di vita della regina delle criptovalute.