Bitcoin lotta con la resistenza a 39.000 dollari e al momento sembra non voler cedere terreno. Anche le altcoins sembrano in buona salute, con il peso della principale valuta digitale sull'intera capitalizzazione del mondo cripto scende al 41%. Questo è spesso un segnale importante per valutare la forza del mercato, in quanto gli investitori preferiscono stare sulla prima valuta virtuale durante i momenti di ribasso o incertezza.
A rafforzare l'idea di un movimento rialzista ci sono anche i dati registrati dal servizio di monitoriaggio on-chain Whalemap, che ha segnalato importanti accumuli di Bitcoin da parte delle balene, ovvero i portafogli più capitalizzati, nell'area di prezzo tra 36.000 e 38.000. Vediamo le principali notizie di giornata.
El Salvador: aggiornamento Chivo wallet e 1500 Bitcoin ATM
El Salvador, primo Paese a rendere Bitcoin valuta a corso legale, continua la sua strada per estendere l’adozione della valuta digitale nonostante le recenti pressioni del Fondo Monetario Internazionale per abbandonare questa strada.
Il portafoglio Chivo, promosso e realizzato dal Governo, verrà aggiornato ad una nuova versione. Il wallet dovrebbe poter eseguire operazioni istantanee su rete Lighting Network a basse commissioni, risolvendo i problemi di scalabilità e stabilità rilevati nella fase iniziale del lancio.
Il portafoglio intende estendere i casi d’uso rivolti al consumatore, come il pagamento delle utenze domestiche, delle tasse e molte altre operazioni quotidiane. Grazie all’integrazione con AlphaPoint, provider di infrastrutture tecnologiche, si progetta anche l’installazione di 1.500 ATM Bitcoin in tutto il Paese, dove sarà possibile convertire dollari nella valuta digitale. Infine verrà esteso il supporto di Chivo ai sistemi presenti nei punti vendita ed esercizi commerciali, siti web nazionali e alla console amministrativa del Governo.
I russi possiedono oltre 200 miliardi in criptovalute secondo il Cremlino
Secondo un recente rapporto del Cremlino, i cittadini russi possiedono l'equivalente di 16.500 miliardi di rubli (214 miliardi di dollari) in criptovalute. Se questi numeri fossero accurati, significa che in Russia ci sarebbero circa il 12% delle monete digitali presenti al mondo. I dati sono stati stimati a partire da uno studio degli indirizzi IP connessi ai principali portafogli in blockchain e altre fonti governative.
Mosca sembra quindi studiare da vicino le dinamiche legate al mondo delle criptovalute nel proprio Paese per passare alla fase di regolamentazione. Risalgono alla settimana precedente le dichiarazioni di un funzionario del Ministero delle finanze che sosteneva l'importanza strategica dell'adozione delle tecnologie blockchain, in contrapposizione con la proposta di divieto della Banca centrale.
Spostati una parte dei Bitcoin rubati a Bitfinex nel 2016
Il bot Whale Alert ha segnalato nella giornata di martedì movimenti importanti sui portafogli contenenti i Bitcoin rubati all'exchange Bitfinex nel 2016 e rimasti inattivi fino a ieri. Con l'hack sono stati sottratti circa 120.000 Bitcoin e da allora I portafogli contenenti la refurtiva sono stati sorvegliati di continuo. Sono state registrate 20 transazioni che hanno spostato 64.641 BTC, circa 2,5 miliardi di dollari, su un nuovo portafoglio sconosciuto. Questo wallet ora contiene 94.643 Bitcoin, pari a circa 3,6 miliardi di dollari.
Non si conosce la reale motivazione di tale spostamento, tuttavia si alimentano i timori che la refurtiva possa far perdere le proprie tracce grazie ai nuovi strumenti disponibili per la movimentazione degli asset digitali.
Il protocollo più accreditato a tale scopo è Thorchain (RUNE), che permette trasferimenti di asset nativi da una blockchain all’altra grazie all’utilizzo di nodi decentralizzati, senza far perdere il pieno possesso delle criptovalute durante il processo. Una volta portati i fondi su blockchain Ethereum potrebbero essere utilizzati mixer delle transazioni come Tornado Cash, creati allo scopo di anonimizzare i trasferimenti.
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