Se Europa e Stati Uniti stanno tergiversando circa l'adozione di una valuta digitale, la Cina invece sembra orientata a svilupparne una senza troppi tentennamenti. La cosa è stata fortemente voluta dalla Banca Centrale cinese, secondo cui il sistema avrà lo scopo di rendere più pratici e veloci i pagamenti su ogni tipo di transazione.
In realtà a giudizio di molti l'obiettivo prioritario è quello di rafforzare la propria valuta nazionale di fronte all'avanzare delle criptovalute, che solo fino a pochi giorni fa sembrava inarrestabile. Pechino vuole essere la prima quindi a portare un'innovazione così straordinaria sulla scena mondiale, mostrando i muscoli di fronte ad altri Paesi che sembrano ancora esitare. Anche la Gran Bretagna ultimamente ha allo studio lo sviluppo del Britcoin, ma tutto è ancora in una fase embrionale.
Yuan digitale: cosa comporta per Alibaba e Tencent
In Cina di contanti ne circolano poco. Due colossi del Web come Alibaba e Tencent gestiscono attraverso le loro piattaforme sistemi di pagamento che coprono gran parte delle transazioni che avvengono nel Paese, sostituendo il denaro liquido. Questo ha creato una sorta di duopolio che in qualche modo ha attirato l'attenzione delle Autorità Antitrust, le quali si sono poste il problema della regolamentazione.
Con l'arrivo di una valuta digitale i due sistemi sarebbero destinati a coesistere, ma ciò porterà a degli svantaggi per i due giganti? Di certo ci sarà una maggiore concorrenza e in questo le banche e le compagnie telefoniche come Huawei potranno avere un'opportunità ghiotta con l'espansione del digitale. Questo inevitabilmente spingerebbe a una riduzione anche cospicua delle commissioni sui pagamenti.
Secondo Yan Xiao, responsabile del progetto sul commercio digitale al Forum economico mondiale, comunque i pagamenti di per sé non hanno un grande margine per le aziende. Queste ultime infatti li utilizzano più che altro per indirizzare i clienti verso altri servizi finanziari.
Uno degli obiettivi del Governo è quello anche di favorire il turismo in Cina, attraverso un modo per agevolare gli stranieri. Più precisamente, non tutti hanno la possibilità di aprire un conto di pagamento privato e questo certamente genera qualche difficoltà nelle transazioni. L'accesso ai portafogli digitali in tal senso renderebbe la vita più facile a chi proviene dall'estero e un banco di prova potranno essere le Olimpiadi invernali del 2022.
Yuan digitale: le opinioni degli analisti
L'arrivo di una moneta digitale regolamentata non è stato accolto comunque con troppo entusiasmo, in quanto pone comunque un problema riguardo alla prudenza. Secondo Brandywine Global Investment Management, in Cina il Fintech non è molto regolato e, dal momento in cui entreranno in gioco anche le banche commerciali nella gestione dei portafogli digitali, oltre la PCOB, si può sollevare una questione che attiene alla sicurezza dei dati dei clienti.
A giudizio di Vivian Lin Thurston, gestore di portafoglio per la strategia di crescita delle azioni A cinesi presso William Blair, l'impatto nei confronti dei grandi gruppi finanziari come Alibaba e Tencent sarà molto limitato. Questi ultimi ormai sono diventati dei conglomerati ben diversificati e difficilmente verranno messi in difficoltà da un aumento della concorrenza e da una maggiore presenza delle istituzioni sul mercato dei pagamenti.