Il calo delle quotazioni delle criptovalute negli ultimi mesi ha riacceso il dibattito sul futuro della blockchain e su come eventualmente le istituzioni potranno abbracciare le risorse digitali. La perdita di valore ha rimesso in preallarme quelli più dubbiosi, che ancora temono che il grande sogno delle valute digitali alla fine risulti solo un'illusione. Bitcoin è sceso quasi del 20% da inizio anno, perdendo il 40% del suo valore dal picco di novembre 2021. Tuttavia, ci sono stati altri momenti critici in passato in cui molti hanno preconizzato il requiem per le monete virtuali, salvo poi venire clamorosamente smentiti.
Oggi la situazione non è molto diversa, anzi nel frattempo sono successe parecchie cose. Molte aziende grandi e piccole hanno accettato le criptocurrencies come mezzo di pagamento, gli investitori istituzionali le hanno inserite nei loro portafogli e i risparmiatori di alcuni piani pensionistici come il 401 (k) potrebbero presto trovare Bitcoin e simili come opzione nella destinazione dei contributi. Dulcis in fundo, un Paese come El Salvador ha riconosciuto Bitcoin come valuta legale.
È pur vero uno Stato importanti come la Cina ha letteralmente sradicato le criptovalute da qualsiasi forma di utilizzo e diverse Autorità governative stanno esercitando pressioni affinché si giunga a una regolamentazione. A corredo di quest'ultimo quadro non proprio esaltante, vi è la presa di posizione di alcuni grandi investitori come Warren Buffett che continuano a considerare i token digitali assolutamente privi di valore intrinseco.
Criptovalute: ecco come cambieranno il mondo
Le criptovalute però trovano 2 grandi sostenitori di lunga data, che hanno rilasciato ancora una volta il loro endorsement alla Conferenza globale del Milken Institute del 2022. Si tratta dell'Amministratore Delegato di Coinbase Global, Brian Amstrong, e del CEO di ARK Investment Cathie Wood.
Amstrong è ottimista, citando un recente ordine esecutivo del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in cui viene chiesta la protezione delle innovazioni nel settore delle cripto in modo da affrontare i rischi e i benefici delle risorse digitali e della tecnologia sottostante. Il numero uno di Coinbase sottolinea come più del 50% dei membri del Congresso ora siano a favore delle criptovalute perché credono che rappresentino un bene per la società. Amstrong afferma anche che il 20% degli americani oggi usa la crittografia o l'abbia provata in qualche modo, ma la cosa più interessante è che questi numeri sono in crescita.
Cathie Wood ha aggiunto che quella crittografica è una nuova classe di attività per cui bisogna prendere una posizione. A suo avviso, il tasso di adozione negli Stati Uniti è troppo lento per via dell'incertezza normativa e questo rischia di portare il Paese fuori dal mercato. La stock picker di Wall Street poi tira fuori una frase ad effetto dichiarando che le persone pensano di aver perso un'opportunità se vedono Bitcoin a 70.000 dollari, ma in realtà siamo solo agli inizi.
I 2 CEO sono convinti che l'adozione della tecnologia crittografica possa determinare la crescita nei prossimi 10 o 20 anni, dal momento che il PIL mondiale vedrà una componente importante proveniente dalla cripto-economia, esattamente come è successo con l'e-commerce.
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