Molto spesso quando si parla di Bitcoin con persone che l’hanno appena conosciuto ci sono moltissime domande che sorgono e che a volte rimangono senza una risposta. Da questo punto di vista i media non aiutano sicuramente i novizi a comprendere affondo le qualità intrinseche della criptovaluta, portando esempi e falsi miti che si traducono in una estrema ignoranza nel settore.
Tutto parte da un semplice passo che nessuno fa per comprendere affondo il funzionamento di Bitcoin: leggere il whitepaper. L’analogia è simile con qualsiasi attrezzatura e linguaggio software che ci circondi: prima di utilizzarlo o permetterti di avere una opinione a riguardo forse è bene leggere il libretto delle istruzioni.
La conoscenza dei meccanismi interni porta quindi gli esperti della finanza tradizionale a paragonare Bitcoin ai tulipani olandesi del 1600 (storia della bolla) piuttosto che ad altri sistemi che nulla hanno a che vedere con la criptovaluta. Cerchiamo quindi di fare chiarezza nel capire perché Bitcoin è la moneta più dura mai stata inventata sulla terra.
Bolla dei tulipani: più simile a Euro che a Bitcoin
Iniziamo subito con sfatare il più semplice e ingenuo dei miti: Bitcoin è una bolla come la Tulip mania del 1600. La bolla dei tulipani ha avuto come protagonisti i bulbi dei fiori ed è famosa per essere la prima bolla speculativa documentata nella storia del capitalismo.
Introdotto in Europa nella metà del XVI secolo dalla Turchia, il tulipano ebbe una crescente popolarità nei Paesi Bassi, scatenando la gara fra i membri della middle class a superarsi l'un l'altro nel possesso dei tulipani più rari. In breve tempo i prezzi dei bulbi dei tulipani arrivarono a prezzi esorbitanti.
Il problema di fondo di questa bolla speculativa era la sua natura. I tulipani essendo dei fiori non richiedono grossi sforzi per inflazionare il mercato e crearne di nuovi: basta un campo, qualche bulbo e il gioco è fatto. In questo caso, quindi, la bolla scoppiò proprio a fronte della semplicità di inflazionare la supply circolante di questi fiori.
Dato i prezzi esorbitanti che si erano creati, chiunque poteva coltivare la pianta e rivendere sul mercato per un profitto. In questo senso, se proprio vogliamo trovare un paragone, i tulipani si avvicinano molto di più all’euro e al dollaro americano che al Bitcoin.
Fiat Standard: la storia non gioca a loro favore
La considerazione finale fatta nel paragrafo precedente ci permette di passare proprio all’antenato ancora in uso dei famosi tulipani olandesi: le monete fiat. Le monete fiat sono tutte le monete la cui base viene gestita dalle banche centrali. Sono la forma di moneta più diffusa al mondo.
Le valute Fiat non hanno un limite superiore in termini assoluti e possono essere inflazionate a piacimento da chi ne possiede il monopolio. Vi ricorda qualcosa? Lasciando stare ciò che sostiene la moneta fiat come bene fisico dato che esula il motivo di questo articolo ma le caratteristiche sono molto chiare.
L’unica differenza con i tulipani è il monopolio della moneta che è in mano ad un'istituzione che si presume sia in grado di fare il bene dei propri cittadini. L’umanità nel corso della sua storia ha visto moltissimi esempi di monete fiat e la fine che hanno fatto tutte non è sicuramente delle migliori.
Oro: l'hard money per antonomasia
Dopo aver esplorato gli esempi di soft money, ossia di moneta senza una quantità massima, cambiamo argomento e guardiamo l’hard money. Con hard money si intende una moneta che ha un limite superiore in termini di base monetaria e difficilmente inflazionabile sia per motivi fisici (oro) che di codice (bitcoin).
L’oro è il primo esempio di Hard money e non a caso è l’unica forma di valuta che nel corso degli anni è resistita a discapito delle migliaia di forme di monete fiat che si sono susseguite nei secoli. Il Gold è conosciuto da più di 5000 anni e nel corso della storia dell’umanità è stata la moneta che ha accompagnato l’ascesa del progresso umano in tutte le sue discipline.
In realtà non esiste una quantità massima di oro in termini assoluti: l’estrazione dell’oro dipende espressamente da condizioni fisiche di dove il materiale si trova e di quanto è conveniente acquistare macchinari per estrarlo.
Si dice quindi che l’oro sia finito in termini relativi: più cresce il prezzo e più si è incentivati a trovarne di nuovo. Nessuno sa quanto oro è ancora estraibile, ma le caratteristiche tecniche, fisiche e di rarità l’hanno reso l’asset più duraturo della storia dell’essere umano.
Bitcoin standard: l'hard money più duro di sempre
Arriviamo quindi alla forma di hard money più innovativa e tecnicamente superiore anche all’oro. Bitcoin e la sua supply sono prestabili dal codice che lo fa funzionare. Sommando l’algoritmo di consenso, che produce un blocco ogni 10 minuti, e con una funzione matematica, chiamata Halving, che dimezza la quantità estratta ad ogni blocco Bitcoin è un bene finito in termini assoluti.
Visto su un grafico la quantità di BTC che ci saranno nei prossimi anni arriverà ad un limite superiore non valicabile di 21 milioni di monete che approssimativamente sarà raggiunto nel 2140. Oltre ad essere quindi la forma di moneta più hard in termini assoluti, Bitcoin porta con sé una qualità intrinseca che nessuno degli asset precedentemente citati possiede.
All’aumentare del valore non può aumentare l’estrazione di monete: più il prezzo sale e più miner saranno incentivati ad entrare nel network. L’entrata di più miner non aumenta quindi la velocità di inflazione dell’asset ma anzi, aumenta la sicurezza del network con sempre più computer e CPU in grado di validare i nuovi blocchi e la Blockchain stessa.
Bitcoin, paragonato a tutti i suoi antenati, è senza dubbio la forma di moneta più dura che sia mai esistita. Gli incentivi che tengono in piedi la criptovaluta e gli algoritmi matematici che la governano hanno permesso di reintegrare nella società dei funzionamenti preesistenti con l’oro e il Gold Standard. (qui la storia del Gold Standard)
C’è chi dice che non funzionerà mai, che è una bolla e che non può sopportare l’adozione di massa. Le argomentazioni sono sempre molto deboli e non a caso i media cavalcano i falsi miti dell’energia e della criminalità. Bitcoin è un asset incensurabile, decentralizzato, senza confini che incentiva la libertà finanziaria e individuale. Forse i tulipani sono proprio nella nostre tasche.