Bitcoin continua a mantenersi tonico sul mercato delle criptovalute sebbene lontano rispetto al traguardo di 61.618 dollari che è valso nei giorni scorsi il record storico. La principale moneta digitale trova spinta da continue manifestazioni d'interesse da parte di grosse istituzioni bancarie, che vedono la criptocurrency sempre più al centro dello scenario finanziario globale nel prossimo futuro.
L'ultimo ad essersi aggiunto alla lista degli estimatori è l'economista di Deutsche Bank, Marion Laboure, il quale ha definito Bitcoin un asset troppo importante per essere ignorato, avendo raggiunto una capitalizzazione di mercato di 1.000 miliardi di dollari. Secondo l'esperto i prezzi continueranno a salire fintanto che i grandi gestori patrimoniali non esiteranno a effettuare investimenti nella moneta virtuale.
Bitcoin: per Deutsche Bank il rischio è la scarsa liquidità
Secondo Laboure, il problema per Bitcoin è determinato dalla scarsa liquidità che poi si traduce in una volatilità elevatissima. Basti pensare che Apple ha visto nel 2020 uno scambio di 40 miliardi di azioni, ossia il 270% del totale in circolazione; Bitcoin è stato scambiato 28 milioni di volte, ovvero il 150% del totale in circolo.
Un altro raffronto è possibile farlo con le valute. Il numero medio di Bitcoin negoziati ogni giorno rappresenta solo lo 0,06% delle sterline contrattate, sebbene il valore totale della criptovaluta è il 904% della quantità di moneta britannica. In sostanza, a giudizio dell'analista, bastano pochi grandi acquisti nella valuta digitale per spostare in maniera considerevole l'equilibrio di mercato e questo potrebbe alterare non poco la stabilità di portafoglio.
Un'analisi simile è stata fatta anche dagli strategist di Bank of America, i quali hanno stimato che per variare il prezzo di Bitcoin dell'1% bastano 93 milioni di dollari, mentre per l'oro ne occorrono circa 2 miliardi, ossia 20 volte tanto.
Labour infine paragona Bitcoin a Tesla, nel senso che entrambi hanno bisogno di rendere pratiche le potenzialità attraverso i risultati in modo da poterne sostenere il valore.
Bitcoin: Morgan Stanley mette 3 ETF sul mercato
L'endorsement a Bitcoin da parte dei piani alti di Deutsche Bank non è comunque una novità riguardo la banca tedesca. Il mese scorso si era parlato di un nuovo servizio offerto agli investitori nelle criptomonete. Tale servizio, denominato Deutsche Bank Digital Asset Custody, consiste in una piattaforma digitale fornita ai clienti istituzionali per conservare i propri asset digitali e unirli ai servizi bancari tradizionali.
Due giorni fa invece è stata Morgan Stanley che, con una nota interna, ha informato i suoi consulenti finanziari che la Banca concederà ai suoi clienti più facoltosi la possibilità di investire in ETF che replicano l'andamento di Bitcoin. Le condizioni per gli investimenti sono di un tetto del 2,5% del patrimonio netto totale e di una quota di almeno 2 milioni di dollari di asset gestiti dall'istituto.
Gli ETF saranno 3: due provenienti da Galaxy Digital, ovvero Galaxy Bitcoin Fund lp che richiede fondi per 5 milioni di dollari per potervi accedere, e Galaxy Institutional Bitcoin Fund Lp per cui sono sufficienti 25 mila dollari; il terzo proviene da un accordo tra Fs Investments e Nyding e si chiamerà Fs NYDIG Select Fund, per cui necessiteranno almeno 5 milioni di dollari.