Binance ha riattivato finalmente i prelievi di Dogecoin, dopo che l'exchange era finito nella bufera per un malfunzionamento tecnico che ha bloccato per 2 settimane gli utenti di criptovalute dal poter ritirare quanto spettante. In una dichiarazione rilasciata lunedì 29 novembre, la piattaforma crittografica aveva giustificato il disagio con un problema tecnico dovuto all'aggiornamento della rete, sgomberando il campo da "insinuazioni fatte da alcuni riguardo circostanze losche."
Dogecoin: la diatriba tra Binance ed Elon Musk
È chiaro che con il termine "alcuni" la società fa riferimento a Elon Musk, con cui era entrata in polemica nei giorni scorsi. Il numero uno di Tesla infatti aveva twittato utilizzando proprio la parola "losco" nel descrivere il problema che si è verificato a livello software nella piattaforma di Binance. La replica di quest'ultima non si era fatta attendere e, per mezzo dell'Amministratore Delegato Changpeng Zhao, aveva pubblicato un link che riportava la storia delle 12 mila auto richiamate da Tesla per via di un problema tecnico del software.
Poi ha precisato che quanto successo non è dipeso nè da Binance nè da DOGE Network, i quali non erano a conoscenza di questo problema molto raro. Quindi "nessuno verrà licenziato", ha sentenziato Zhao. Ad ogni modo, secondo la società solo un ristretto numero di utenti è stato coinvolto, spiegando anche che alcune transazioni di prelievo di Dogecoin precedentemente fallite sono state reinviate dopo l'aggiornamento, con la richiesta agli utenti di restituire le risorse. Insomma alla fine si è determinato un caos assoluto definito frustrante da parte della società e sfociato in un botta e risposta anche sgradevole con l'uomo più ricco del mondo.
Dogecoin: perdite notevoli dopo il crash di Binance
Alla fine però gli investitori di Dogecoin sono quelli che hanno pagato di più dazio, perché da quando si è manifestato il problema tecnico il 10 novembre, la meme-crypto ha perso quota nel mercato delle valute digitali, sebbene nell'ultimo anno la sua performance abbia superato il 6.000%.
Musk ha puntualizzato nei giorni scorsi che i trader dovrebbero essere tutelati da errori tecnici che non dipendono da loro. Al momento Dogecoin è anche l'unico meme token che rientra nel portafoglio personale d'investimento del 50enne sudafricano.
Binance: class action contro l'exchange
Il più grande exchange del mondo è entrato nell'occhio del ciclone anche per via di una class action avviata da parte dello studio legale Lexia Avvocati, in collaborazione con Swiss Blockchain Consortium, e depositata presso il Tribunale di Milano. La richiesta è la restituzione di importi investiti, oltre al risarcimento danni, per effetto della violazione della disciplina in materia di negoziazione di strumenti finanziari derivati, nonché di anomalie riguardo il funzionamento della piattaforma di trading gestita dall'operatore.
Anche qui in qualche modo c'entra Elon Musk. Infatti, in seguito a un suo tweet dell'8 febbraio 2021 che ha determinato oscillazioni molto violente del prezzo di mercato delle criptovalute, Binance ha bloccato l'accesso al sistema di negoziazione per alcune ore, senza dare alcun preavviso e comunicazione ai clienti.
Questo ha comportato la liquidazione delle operazioni quando i limiti di margine sono stati raggiunti. Successivamente l'exchange ha riconosciuto il crash della sua piattaforma e quindi il danno arrecato ai clienti, ma questo ovviamente non è bastato per impedire loro di unirsi per una causa legale chiedendo il risarcimento.