A Wall Street il rally azionario continua sospinto dalle notizie positive sul vaccino anti-Covid e dalle misure di stimolo fiscale in arrivo dal Congresso USA nel 2021. L'indice di Borsa S&P 500 viaggia sui livelli record e ha raggiunto quota 3.666 dollari. Dove può arrivare e, in questo scorcio di fine anno, potrebbe essere sostenuto dagli acquisti come in questi mesi scatenando il rally di Natale?
Premesso che vi è sempre la Federal Reserve a fare buona guardia con iniezioni costanti di liquidità che producono l'effetto di creare una diga contro possibili velleità ribassiste, ci sono dei segnali tecnici che accendono una spia e inducono a una riflessione. Vediamo quali sono.
Indice S&P 500: quotazioni nell'estremo superiore delle bande di Bollinger
Nel mese di novembre l'S&P 500 è cresciuto dell'11% suggellando un periodo eccezionale, determinato dall'ottimismo per la ripresa. Osservando le bande di Bollinger sul grafico mensile si nota come la chiusura sia avvenuta nella parte superiore delle curve.
I precedenti di questo tipo non sono molto confortanti, in quanto indicano che nei successivi due mesi il principale indice americano poi ha subito una correzione significativa. Quindi sarebbe più ragionevole aspettarsi quantomeno un consolidamento, senza eccessivi rialzi.
Indice S&P 500: le scommesse sulle opzioni cominciano a volgere verso lo short
Il volume delle operazioni ribassiste sulle opzioni sta prendendo quota rispetto a quello delle operazioni rialziste. L'indicazione viene data dall'indice CBOE che misura appunto il livello delle scommesse su questo tipo di derivati. Se si guarda alla media mobile dell'indicatore a 5 giorni si evince che ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 20 anni e questo potrebbe essere un segnale che i mercati azionari siano pronti a invertire la tendenza rialzista.
Indice S&P 500: le azioni viaggiano troppo oltre la media mobile a 200
La gran parte delle azioni dell'S&P 500 hanno corso troppo. Circa il 93% dei titoli del listino in questa settimana galoppano oltre la media mobile lunga a 200 periodi, il che conferma il trend più esteso da 7 anni a questa parte. Sarebbe pertanto lecito attendersi una riduzione di velocità e un ritracciamento delle quotazioni.
Indice S&P 500: le Big Tech hanno corso troppo
I titoli tecnologici hanno fatto da traino al mercato azionario, grazie alle chiusure generalizzate delle attività commerciali che hanno attivato il commercio online e lo smart working.
Il NASDAQ quest'anno ha messo a segno un +43% e i prezzi si trovano molto più in alto rispetto alla media mobile di medio periodo a 50 giorni. A questo punto molti osservatori nutrono la sensazione che in effetti la corsa sia stata eccessiva e che un rallentamento potrebbe essere dietro l'angolo.
Indice S&P 500: multipli societari al di sopra della media storica
I multipli societari sono molti alti. Il price/earnings medio delle società quotate a Wall Street è sopra 20 e ha superato il livello dei giorni prima della Grande Crisi del '29. Tuttavia ancora si trova in una posizione molto inferiore rispetto al valore che aveva nel periodo precedente allo scoppio della bolla Dot-com.
Se ad alcuni ciò fa ritenere che c'è spazio ancora di crescita, per molti può essere un segnale d'allarme che non bisogna trascurare se lo si rapporta comunque alla media storica dei multipli. Questo segnale non è tecnico ma fondamentale, ma chiude un quadretto che non bisogna prendere sottogamba.