Gli analisti sono diventati più ottimisti sulle previsioni di profitto delle società quotate a Wall Street. Lo confermano le revisioni al rialzo che negli ultimi tempi sono state effettuate per i prossimi mesi. Tutto ciò ha quasi del miracoloso, viste le numerose incertezze che caratterizzano le attività economiche nel futuro, ad esempio la crisi degli approvvigionamenti che presumibilmente si trascinerà nel 2022 e che condizionerà non poco la catena produttiva delle aziende.
In questi mesi sono state molte le fabbriche ad aver dovuto interrompere le attività per mancanza di materiale sufficiente a far funzionare gli stabilimenti. L'energy crunch è un altro fattore che potrà essere di grande intralcio alla produzione aziendale, in relazione anche alla crescita dei prezzi dei beni di consumo che rischia di determinare un crollo della domanda. Vi è poi la questione del Covid-19 che resiste e rappresenta una preoccupazione costante in prospettiva di nuovi blocchi.
Wall Street: perché l'aumento delle previsioni sugli utili
Quindi cos'è che rende gli economisti così positivi sulle aziende? Probabilmente la stagione delle trimestrali sta influendo in maniera determinante, grazie a risultati il più delle volte migliori delle attese. Anche il settore auto, uno dei più massacrati dal chip shortage, ha visto nel complesso una resilienza inaspettata. Questo significa che, una volta che i colli di bottiglia verranno meno, le potenzialità di crescita sarebbero esplosive.
Tutto ciò non può che avere effetti benefici sul prezzo delle azioni e l'andamento delle ultime settimane lo sta dimostrando pienamente, con i principali indici americani che hanno aggiornato i record storici. La cosa assume un aspetto molto rilevante se rapportata alla valutazione che se ne dà dei corsi azionari.
In molti casi infatti i multipli sono troppo alti e fanno pensare che il mercato stia prezzando le azioni in maniera esagerata rispetto ai fondamentali delle aziende. Una revisione al rialzo degli utili tende a riequilibrare i rapporti, mettendo gli investitori maggiormente al riparo da possibili vendite.
Wall Street: il pericolo nelle stime più alte degli utili
L'aumento delle previsioni sugli utili presenta però un segnale d'allarme se si volge lo sguardo a ciò che è successo storicamente. Infatti, ogni volta che le aspettative hanno raggiunto il picco come quest'anno, i 12 mesi successivi hanno segnato una performance debole a Wall Street. Per la precisione l'indice S&P 500 è cresciuto del 4,9%, un livello sicuramente inferiore in confronto al guadagno medio annuo della sua storia.
Nel 2022 potrà verificarsi inoltre quanto successe nel 2018, quando la Federal Reserve diede inizio a una serie di aumenti dei tassi d'interesse. il problema oggi è lo stesso: la crescita dell'inflazione. Nella seconda metà del prossimo anno la Banca Centrale statunitense dovrebbe innalzare il costo del denaro per la prima volta dallo scoppio della pandemia. La cosa potrebbe essere presa male dal mercato, soprattutto se nel contempo la crescita economica dovesse arrestarsi, come alcuni segnali sul fronte occupazionale stanno preannunciando.