Moderna è stata una delle società protagoniste del 2020 grazie allo sviluppo di uno dei vaccini più efficaci contro il Covid-19. Il 18 dicembre 2020 la Food and Drug Administration americana infatti ha dato l’autorizzazione al siero basato sulla tecnologia mRNA dell’azienda, che ha dimostrato un’efficacia del 94,1%. Il 2 dicembre 2020 l’azienda ha iniziato un trial clinico su un siero per gli adolescenti dai 12 ai 18 anni, mentre lo scorso marzo Moderna ha iniziato a testare il siero sui neonati e sui bambini e ha cominciato i test di Fase 1 per un vaccino specifico per la cosiddetta variante Sudafricana.
Il problema di questo farmaco tuttavia deriva dalla sua difficoltà di conservazione: il siero si conserva per 30 giorni in congelatore e per 6 mesi a -20 gradi centigradi. Per questo il gruppo biotech ha iniziato a lavorare ad una soluzione che rimanga stabile a temperature da congelatore. Di recente l’azienda ha comunicato che produrrà tra le 800 milioni e 1 miliardo di dosi, pianificando di fornire 3 miliardi di dosi nel 2022.
Nei conti del 1° trimestre 2021 l’azienda ha registrato ricavi per 1,9 miliardi di dollari, in deciso rialzo rispetto agli 8 milioni del medesimo periodo del 2020, i vaccini hanno contribuito per 1,7 milioni di dollari: questa è la prima volta che il gruppo biotech ha segnato ricavi da prodotti nei primi tre mesi dell’anno. Gli utili per azione si sono invece attestati a 0,35 dollari per azione.
Azioni Moderna: analisi tecnica e strategie di trading
Le azioni Moderna sono inserite in una tendenza rialzista ben chiara dal grafico giornaliero. Il livello da monitorare nel breve periodo è quello a 147 dollari, dove passa la linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 18 novembre e 31 dicembre 2020. Se questo livello dovesse venire violato le quotazioni avrebbero la possibilità di tornare verso il livello orizzontale a 120 dollari che, se rotto, aprirebbe scenari particolarmente negativi.
I corsi infatti hanno dato vita ad un modello di doppio massimo nell’intorno dei 190 dollari che vede come neckline proprio questo sostegno. Se ciò dovesse accedere l’obiettivo dei venditori sarebbe individuabile nella zona di concentrazione di domanda a 50 dollari.
I compratori potrebbero comunque tentare un rimbalzo dalle attuali aree: tra il 5 e 6 maggio 2021 è stato infatti formato un modello di Oops che avrebbe la possibilità di spingere i corsi verso la resistenza a 186 dollari. Da un punto di vistra operativo quindi, un test dei 150 dollari potrebbe essere sfruttato per valutare strategie di matrice long con stop loss a 138,50 dollari e target identificabile a 173 dollari.