Partita la stagione degli utili a Wall Street, gli investitori sono alla ricerca di spunti che possano rasserenare un clima che la
Federal Reserve ha reso molto pesante. Se sul versante dei tassi d'interesse ci sono poche speranze, continueranno ad aumentare fin quando l'inflazione non darà chiari segni di discesa,
il focus degli operatori è puntato sui numeri che verranno rilasciati dalle aziende.
Alla luce del deterioramento del contesto economico, negli ultimi mesi gli analisti hanno abbassato le stime sugli utili. Fattori ribassisti per margini e utili sono rappresentati dalle strozzature alle catene di approvvigionamento, dal rally delle materie prime, dal superdollaro e da un costo del lavoro che devre fare i conti con l'inflazione e con un tasso di disoccupazione ai minimi storici.
Sarà inoltre molto importante la guidance, perché gli investitori vogliono vedere quanto tutti questi fattori negativi finiranno per impattare le prospettive future delle società.
Wall Street: ecco dove investire
"Ci aspettiamo che le aspettative sugli utili diminuiscano". Tuttavia, "Stiamo vedendo un sacco di valore... È paradossale, ma quando il contesto macroeconomico è negativo è possibile scovare indicazioni positive". È questo il pensiero di Bill McMahon, Chief Investment Officer di Active Equity Strategies di Schwab Asset Management, che fa però una precisazione: "Questo non è il momento di acquistare titoli spazzatura perché attirati da basse valutazioni, ma di puntare sulla qualità".
Il manager ritiene che i consumatori, grazie ai risparmi accumulati durante la pandemia, siano ancora inclini alla spesa, nonostante l'inflazione più elevata. Per questa ragione individua quattro aziende su cui varrebbe la pena investire.
La prima è Nike, un investimento con un'ottica di lungo termine. Negli ultimi tempi la società ha avuto parecchi problemi a causa del rallentamento della crescita della Cina, mercato chiave per la multinazionale statunitense. Dall'inizio dell'anno il titolo in Borsa ha perso il 47,47%, considerando l'ultima chiusura settimanale.
Una seconda società interessante è Coca-Cola. L'esperto è convinto che i beni di consumo rappresentino attualmente un buon posto dove rifugiarsi, nonostante abbiano sovraperformato il mercato. In particolare, il colosso delle bevande ha un grande potere di determinazione dei prezzi, compensando l'effetto negativo del dollaro forte. Nel 2022 le azioni in Borsa sono scivolate del 7,14%.
La terza e la quarta società individuate da Mc Mahon sono due giganti del settore energetico, ovvero
Exxon Mobil e Chevron, che quest'anno a Wall Street hanno guadagnato rispettivamente il 62,10% e il 36,46%. A suo giudizio, il settore probabilmente vivrà una situazione di distruzione della domanda per via di un'economia più debole. Tuttavia, il recente annuncio dell'
OPEC+ di
riduzione dell'offerta di 2 milioni di barili giornalieri "dovrebbe fornire un supporto alle quotazioni delle azioni".