Le azioni Pfizer sono in rialzo nel trading pre-market di Wall Street a 1,3%, dopo l'annuncio da parte del colosso farmaceutico di aver acquisito Arena Pharmaceuticals, società californiana che produce trattamenti per malattie immuno-infiammatorie attraverso terapie innovative.
In base all'accordo, Pfizer pagherà 100 dollari per ogni azione Arena, il che comporta un esborso totale di 6,7 miliardi di dollari. Il regolamento della transazione dovrebbe avvenire utilizzando la liquidità, senza ricorso all'indebitamento.
Pfizer: secondo UBS bisogna puntare sulle azioni
Prima dell'annuncio, UBS aveva aggiornato il rating sulle azioni Pfizer, passando da Neutral a Buy. La ragione starebbe nella pillola antivirale Paxlovid, che secondo la banca d'affari svizzera permetterebbe di raggiungere nel 2022 vendite per almeno 14 miliardi di dollari, oltre il 40% di quanto prevedono gli analisti di Wall Street.
Mettendo insieme la terapia e il vaccino, il potenziale di vendita potrebbe arrivare fino a 50 miliardi di dollari il prossimo anno, con guadagni di 5,71 dollari per azione, superiore ai 5,47 dollari in media degli esperti interpellati da FactSet, società americana di dati finanziari e software con sede a Norwalk, Connecticut, Stati Uniti.
A novembre di quest'anno Pfizer ha presentato domanda alla Food and Drag Administration per l'approvazione di emergenza di Paxlovid e nei giorni scorsi ha fornito anche i dati completi sulla pillola. Questo mese dovrebbe arrivare il verdetto, ma finora gli studi clinici sono molto promettenti, con l'89% dei soggetti sottoposti alla sperimentazione che hanno ridotto l'ospedalizzazione e la morte.
Tra i 1.219 pazienti ad alto rischio, nessuno è deceduto dopo l'assunzione del farmaco e questa si può dire che sia finora una grande notizia. Il Governo americano intanto ha acquistato 10 milioni di dosi, con la consegna che inizierà a partire dalla fine dell'anno e che porterà nelle casse di Pfizer circa 5,29 miliardi di dollari.
Azioni Pfizer: l'andamento in Borsa
Il titolo di Big Pharma si trova nel pieno di un trend ascendente che ha visto nel mese di novembre il rendimento migliore di tutto l'anno, con il prezzo passato da 44,14 dollari di apertura mese a 53,73 dollari di chiusura. Nelle ultime 2 settimane vi è stata una perdita di quota per via dell'emergere della variante Omicron del Covid-19.
Il colosso farmaceutico ha riferito che dai primi dati sembra che il vaccino attuale diminuisca di efficacia nella protezione dal nuovo ceppo, ragion per cui una terza dose si renderebbe necessaria. In questo caso la copertura arriverebbe al 75%. Assorbito il colpo, il titolo comunque ha ripreso a marciare chiudendo la settimana a +1,34%, nell'ambito di un'impostazione che rimane saldamente rialzista.