Il rendimento dei titoli del Tesoro americano rappresenta in questo momento storico un barometro per l'umore degli investitori. Nel mese di marzo di quest'anno i T-Bond USA a 10 anni rendevano l'1,74% in quanto i timori per l'inflazione si riflettevano nelle obbligazioni pubbliche.
Di conseguenza, le azioni sul mercato venivano penalizzate perché non potevano beneficiare di un gap di rendimento che si ha con tassi bassi sul fronte obbligazionario. In particolar modo, a subire lo scotto degli alti rendimenti erano i titoli tecnologici, perché le società rappresentative trovavano più oneroso finanziare gli investimenti di medio-lungo termine.
Oggi i tassi sono scesi drasticamente di circa 50 punti base, anche e soprattutto perché gli investitori acquistano titoli pubblici come copertura al rischio generale di mercato, facendone alzare il prezzo e quindi abbassare il rendimento. In una situazione dove la variante Delta minaccia seriamente di destabilizzare l'economia e le Borse, tale rischio si fa sempre più concreto, così come il ricorso ai beni rifugio.
Wall Street: 5 azioni su cui puntare con tassi bassi
Bassi rendimenti possono essere una panacea per alcuni tipi di società che adottano la formula di prendere a prestito a tassi contenuti e riacquistare le proprie azioni. Perché si fa una mossa del genere? In primis per aumentare le valutazioni dei propri titoli con la riduzione del numero in circolazione, rendendo le azioni più attraenti per gli investitori.
In secondo luogo per mantenere il costo dell'indebitamento complessivo basso approfittando dei tassi più ridotti. Questa strategia è particolarmente efficace quando si teme che i rendimenti obbligazionari potranno aumentare in futuro, quindi le aziende hanno la possibilità in questo modo di bloccare i tassi.
Tra le società quotate che potrebbero utilizzare questa tecnica ve ne sono 5, secondo Chris Harvey, capo strategist per le azioni di Well Fargo. Eccole:
Starbucks Corporation
Starbucks è la più grande catena di caffè statunitense al mondo, con quasi 30.000 punti vendita in 78 Paesi diversi. Negli ultimi 12 mesi le azioni in Borsa sono cresciute di oltre il 58%, raggiungendo una capitalizzazione di 148 miliardi di dollari. La società distribuisce un dividendo di 1,80 dollari per azione, che rende l'1,51%.
Newell Brands
Newell Brands è una public company statunitense che controlla vari marchi soprattutto nel settore dei casalinghi e della cancelleria. Quotata al NASDAQ, la società ha fatto in Borsa +61% dall'anno scorso di questi tempi e capitalizza 11,6 miliardi di dollari. Le azioni staccano una cedola di 0,92 dollari, con un dividend yield ai prezzi attuali del 3,38%.
Amgen
Amgen è una multinazionale californiana specializzata in biotecnologia e nel settore è la più grande negli Stati Uniti come azienda indipendente. Il titolo in Borsa ha avuto degli alti e bassi negli ultimi mesi e se si considera luglio del 2020 da allora è in perdita di circa il 4%. L'azienda ha una capitalizzazione di oltre 142 miliardi di dollari e distribuisce un dividendo di 7,04 dollari per azione, che rende il 2,88%.
McKesson Corporation
McKesson è un'azienda texana che distribuisce prodotti farmaceutici e fornisce tecnologia informatica sanitaria, attrezzature mediche e strumenti di gestione dell'assistenza. Nelle ultime 52 settimane le azioni hanno realizzato una perfomance di oltre il 27%, che ha portato a una capitalizzazione di mercato di 3,08 miliardi di dollari. Il dividendo è di 1,68 dollari per azione, con un rendimento dello 0,85%.
Cardinal Health
Cardinal Health è una multinazionale statunitense specializzata nella distribuzione di prodotti farmaceutici e medici, che serve oltre 100.000 sedi. Il titolo nella Borsa di New York si muove con lateralità nell'ultimo anno, con un profitto di poco più del 5%. La società ha una capitalizzazione di oltre 17,24 miliardi di dollari e distribuisce un dividendo di 1,96 dollari per azione, che equivale a un rendimendo del 3,35%.