Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo S.p.A., la holding che controlla UnipolSai, ha comunicato i risultati finanziari preliminari del 2020. I risultati definitivi saranno esaminati dall'organo amministrativo in occasione della riunione prevista per il 18 marzo prossimo. Vediamo i dettagli.
Unipol: i dettagli dei conti preliminari 2020
L’esercizio 2020 è stato chiuso con un risultato netto consolidato pari a 864 milioni, in contrazione del 20,5% rispetto ai 902,5 milioni contabilizzati nel 2019, calo dovuto agli effetti dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19.
Unipol ha segnalato che il dato normalizzato relativo al 2020 è stato pari a 905 milioni di euro, risultato che esclude gli effetti relativi al ricalcolo del badwill sulla partecipazione in BPER Banca derivanti dalla diluizione della quota di partecipazione (passata dal 19,7% al 18,9%) a seguito dell’aumento di capitale dell’istituto bancario.
La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 12,21 miliardi di euro, in contrazione del 12,9% rispetto al dato del 2019 (14,01 miliardi di euro), in conseguenza al calo registrato nel comparto Vita (-26% a 4,33 miliardi di euro).
A fine 2020 il patrimonio netto consolidato era salito a 9,53 miliardi di euro, rispetto agli 8,31 miliardi di inizio anno. Sempre a fine anno l’indice di solvibilità indicava un rapporto tra fondi propri e capitale richiesto pari al 214%, in aumento rispetto al dato di 187% di inizio anno.
Nel 2020 il portafoglio titoli della compagnia ha ottenuto un rendimento pari al 2,9% degli asset investiti, di cui il 3% relativo alla componente di cedole e dividendi. Il gruppo ha precisato che, nell’ottica della riduzione della volatilità del Solvency ratio, nel corso dell’esercizio è stata rivista significativamente l’asset allocation, con una quota dei titoli di Stato italiani scesa dal 50,1% al 42,2% del portafoglio e la cessione di parte degli investimenti a rischio azionario, a favore di titoli di stato “core Europe”, titoli obbligazionari corporate ad alto rating e real asset.
UnipolSai, ha chiuso il 2020 con un utile netto di 853 milioni, in crescita del 18,3% sul 2019, e ha proposto ai soci una cedola dividendo di 0,19 euro per azione. Nell'esercizio la raccolta è scesa del 12,9% a 12,2 miliardi, per effetto del calo sia del danni (-3,5% a 7,9 miliardi) che del vita (-26% a 4,3 miliardi). Bene il comparto della salute, con UniSalute che ha visto i premi crescere del 7,7% sul 2019.
Confermato piano strategico al 2021, ritorno del dividendo
Di conseguenza, il risultato consolidato della gestione per l’anno in corso, escludendo eventi attualmente non prevedibili, anche legati ad un aggravarsi del contesto di riferimento, è atteso positivo e in linea con gli obiettivi definiti nel piano strategico 2019-2021.
Il management di Unipol ha proposto la distribuzione del dividendo 2021, relativo all'esercizio 2020, per un ammontare di 0,28 euro per azione, superiore del 55% ai 18 centesimi del 2019, dopo che lo scorso anno anno la compagnia non aveva distribuito alcun dividendo, come chiesto dall'IVASS. La cedola sarà staccata nel mese di maggio.