Oggi tutti gli investitori hanno un interesse accorato per le auto elettriche. L'ultimo guizzo in Borsa è stato fatto da +50% Ayro, che ieri a Wall Street ha fatto segnare un incredibile. La percezione e la convinzione che questo possa essere il settore del futuro ha alzato la posta dei trader che vedono nella transizione energetica un passaggio per ottenere altissimi guadagni dal loro portafoglio d'investimento.
In tutto questo ovviamente bisogna fare un monumento a Elon Musk, ossia a colui che è riuscito a dare quella svolta che molti prima di lui non sono riusciti a dare. Sì perché il tentativo di portare avanti lo sviluppo su larga scala dell'auto elettrica è vecchio di 60 anni e si è dimostrato essere solo una traversata nel deserto fino a quando non è sceso in campo il numero uno di Tesla. Ripercorriamo quindi le pagine più importanti che hanno segnato il cammino verso questa trasformazione dell'automotive.
Auto elettriche: i primi entusiasmi destinati a spegnersi presto
I primi tentativi di sperimentazione delle auto elettriche furono fatti all'inizio del '900 grazie a un'iniziativa di Henry Ford e Thomas Edison. L'alleanza fu progettata per produrre veicoli che, a differenza di quelle a combustibile, fossero meno inquinanti e più silenziose. Il lavoro durò fino al 1915 e il responso fu sconfortante: le auto elettriche erano eccessivamente lente perché raggiungevano al massimo le 25 miglia all'ora; erano pesanti per via delle batterie e avevano una scarsa autonomia dal momento che non superavano le 70 miglia dopo ogni ricarica.
L'insuccesso di due colossi di quel calibro non scoraggiò però chi sognava di mettere sul mercato un'auto rivoluzionaria che non dipendesse da benzina e diesel. Passarono 44 anni e la prima auto elettrica fece il suo debutto sul mercato: la Nu-Klea Starlite.
La curiosità all'impatto fu tanta visto che bastava collegare la batteria a una presa elettrica ogni notte e il giorno successivo si poteva guidare l'auto per 80 miglia. Tutto questo comportava appena un costo massimo di 20 centesimi. L'entusiasmo fu però di breve durata in quanto a tutto ciò non fu dato un seguito forse per mancanza di risorse o forse per totale assenza di una visione per il futuro.
Auto elettriche: il tentativo del trio di Detroit
Nel 1968 General Motors, Ford e Chrysler si misero insieme per sperimentare una motocicletta elettrica che andava a 25 miglia all'ora e che poteva essere da apripista per lo sbarco qualche anno più tardi di vere e proprie auto elettriche. Le promesse delle 3 case automobilistiche caddero presto nel vuoto e solo la crisi petrolifera degli anni '70 ha fatto riaccendere l'interesse per il prodotto che nel frattempo era finito nel dimenticatoio.
Nel 1977 ci provò il produttore di linee di assemblaggio di veicoli elettrici Sebring-Vanguard con la sua CitiCar biposto. L'auto riusciva a percorrere 40 miglia dopo una ricarica e viaggiare a una velocità di 38 miglia orari. Sulle principali autostrade però il mezzo mostrava tutte la inconsistenza.
Per lunghi 13 anni ci fu il silenzio assoluto e di auto elettriche non se ne vide neppure l'ombra. Nel 1990 però General Motors tornò alla ribalta con un nuovo grande programma orientato a lanciare finalmente sul mercato un veicolo innovativo. Nel 1996 debuttò la General Motors EV1 a due posti, con un'autonomia di 60 miglia. Sembrava finalmente la svolta, ma 3 anni più tardi la produzione fu interrotta bruscamente tra lo sconcerto generale.
Auto elettriche: la nascita di Tesla sconvolge il mercato
Il 1° luglio del 2003 fu la data che cambiò la storia. Martin Eberhard e Marc Tarpenning fondarono Tesla, proprio mentre nello stesso anno General Motors richiamava e distruggeva le sue auto elettriche. L'anno successivo Elon Musk entrò nella società e divenne l'investitore principale.
Il primo veicolo completamente elettrico prodotto da Tesla fu la Roadster che vantava un'autonomia di 340 km orari ed era la prima macchina ad avere batterie con celle a litio. A differenza di quanto successe con tutti gli altri approcci del passato, quello di Tesla non fu un fuoco di paglia. E quando nel 2008 Elon Musk fu nominato Amministratore Delegato dell'azienda, l'enfant prodige diede un imprinting alla società e tutto il settore impressionante.
Il resto è storia dei giorni nostri: Tesla nel 2020 ha sfiorato il mezzo milione di auto prodotte in tutto il Mondo; le sue quotazioni azionarie sono passate in 10 anni da circa 4 a oltre 800 dollari; Elon Musk è diventato l'uomo più ricco del pianeta.