Oggi si apre la stagione delle trimestrali a Wall Street, con quattro grandi banche che pubblicheranno i dati relativi all'ultimo trimestre 2022. JP Morgan, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo alzeranno il velo oggi, mentre Morgan Stanley e Goldman Sachs scenderanno in campo martedì prossimo. Gli investitori sono in fibrillazione, perché sarà importante vedere quanto la serie di rialzi dei tassi d'interesse da parte della
Federal Reserve messa in campo nel 2022 abbia impattato sui risultati aziendali.
Sicuramente assisteremo ad un aumento del margine di interesse, perché l'aumento del costo del denaro viene trasferito con più rapidità nei tassi su prestiti e mutui concessi piuttosto che in quelli dei depositi dei clienti. Tuttavia, gli altri comparti del business bancario potrebbero essere in difficoltà.
Uno di questi è l'investment banking, in quanto il calo delle attività di M&A e delle
IPO potrebbe aver ridotto le entrate derivanti dall'intermediazione e dalla consulenza. Inoltre, è vero che i tassi più alti hanno favorito il margine di interesse, ma hanno anche abbassato le richieste di mutui e finanziamenti, il che significa che
le attività bancarie di prestito a famiglie e imprese si riducono, oltre al fatto che molti crediti vanno in sofferenza.
Trimestrali USA: come le banche influenzano l'economia
Sulla base dei dati diffusi da FactSet, i profitti complessivi delle sei grandi banche che tra oggi e martedì rilasceranno le trimestrali sono previsti in discesa del 15% su base annua. Un calo di questa portata potrebbe anche rientrare nell'ordine delle cose, visti i numerosi eventi che sono capitati lo scorso anno. Tuttavia, è innegabile che l'esito degli utili bancari sia fondamentale per determinare il corso che potrà prendere l'economia americana nei prossimi mesi.
La ragione sta nel fatto che dagli istituti di crediti dipende il destino di famiglie, imprese e anche della pubblica amministrazione. Se i consumatori trovano più oneroso prendere a prestito, abbassano i consumi e tutta l'economia ne risente. Sarà altresì importante verificare se e quanto siano scesi i depositi netti. Un livello alto di prelievo potrebbe significare che le famiglie sono in difficoltà e stanno attingendo ai risparmi per far fronte all'inflazione e pagare i debiti. Potrebbe anche essere un segnale che le banche non stanno pagando abbastanza interessi ai depositanti, i quali scelgono di ritirare i loro soldi per impiegarli in attività più remunerative. In entrambi i casi sarebbe un fattore critico per il sistema bancario, che si troverebbe sprovvisto di liquidità.
Un altro messaggio che potrebbe arrivare dalla diffusione dei conti e che sarebbe preoccupante per l'economia riguarda la forza lavoro. Il mercato starà attento ai discorsi del management relativi alla gestione della forza lavoro. Dopo l'espansione massiccia delle assunzioni durante il periodo pandemico, Goldman Sachs e Wells Fargo hanno annunciato piani di riduzione della forza lavoro. Non è escluso che questa decisione possa essere presa anche da altre banche, in un piano di ridimensionamento dei costi che paleserebbe oggettive difficoltà del sistema finanziario.