In una nuova seduta ricca di dati macroeconomici i futures del Vecchio Continente anticipano un inizio di giornata all'insegna della cautela. Con gli investitori che cercheranno di capire come si muoverà la Federal Reserve in tema di tassi di interesse, dopo che l'inflazione di gennaio è scesa meno delle attese, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 27.500 punti confermando il trend rialzista in atto.
Dal punto di vista operativo una tenuta di questi livelli dovrebbe far proseguire gli acquisti in direzione dei 27.700 e a seguire sui 28.000 punti. Al ribasso primi supporti di breve situati sui 27.300-27.250 punti, sotto i quali si aprirebbero le porte per un test in area 27.000 punti. Tra i titoli che nella seduta odierna potrebbero vedere volumi in aumento troviamo TIM che ha comunicato i dati preliminari del 2022 e il nuovo piano industriale. Andiamo a vederli nello specifico.
Telecom Italia: dati preliminari del 2022 e Piano industriale
In attesa di decidere il destino della Rete, TIM ha comunicato i dati preliminari del 2022, che sono stati contrassegnati da un ottimo quarto trimestre. L'azienda guidata da Labriola ha visto i ricavi da servizi a livello di gruppo attestarsi a 14,6 miliardi, in crescita dell’1,3% rispetto al 2021 e risultando sopra la guidance dell'azienda che prevedeva un leggero calo.
L'EBITDA organico di gruppo è risultato pari a 6 miliardi, in flessione del 6,7% rispetto all'anno precedente. Le sorprese positive arrivano dall'ultimo trimestre del 2022 che vedono i ricavi totali in crescita del 3,3% a 4,3 miliardi di euro, rispetto allo stesso periodo del 2021. Il fatturato da servizi è aumentato per il terzo trimestre consecutivo del 3,6% a 3,9 miliardi di euro, grazie al contributo positivo di TIM Brasil e al miglioramento del trend presente nel nostro Paese.
Buoni numeri arrivano anche per quanto riguarda l’EBITDA che inverte il trend negativo dei trimestri precedenti e nel periodo ottobre-dicembre 2022 vede una crescita del 2,7%, rispetto al 2021, attestandosi a 1,5 miliardi di euro. Il debito si è attestato a 20 miliardi, stabile rispetto al terzo trimestre 2022, e in crescita sul 2021 in scia ad alcuni esborsi straordinari come quelli legati alle frequenze 5G. Per quanto riguarda TIM Brasil i ricavi totali sono risultati in aumento del 19% a 3,8 miliardi di euro, mentre l'EBITDA vede una crescita del 16,4% a 1,9 miliardi di euro.
Nel corso della presentazione dei dati preliminari, Telecom Italia ha anche illustrato il nuovo piano industriale 2023-2025. Nel biennio l'azienda dovrebbe fare investimenti nel nostro Paese per 3,1 miliardi di euro, con il 2023 che dovrebbe vedere dopo 6 anni la crescita del business domestico. Inoltre entro il 2025 l'obiettivo è quello di portare la fibra in almeno il 50% delle unità immobiliari e coprire con la banda ultralarga mobile il 90% della popolazione.
I ricavi da servizi a livello di gruppo sono previsti con una crescita media annua inferiore al 5%, mentre a livello domestico sono visti stabili. L'EBITDA del gruppo dovrebbe vedere una crescita media del 5%, con il business nel nostro Paese inferiore al 5% ed un Brasile in crescita di poco più del 10%. Infine l'EBITDA After Lease dovrebbe vedere nel corso del nuovo Piano industriale un incremento del 5%. Andiamo ora a vedere l'impostazione grafica presente sull'azione.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
Nonostante la debolezza delle ultime tre giornate, rimane sempre impostato al rialzo il trend sul titolo TIM, con le quotazioni che rimangono vicini ai top degli ultimi mesi sulla soglia degli 0,30 euro. Nel breve termine, grazie ad una forza relativa che si mantiene sui massimi di periodo, le attese sono per un test di questi ultimi livelli, oltre i quali si avrebbe un rafforzamento del trend in direzione dei massimi di aprile 2022 situati nei pressi degli 0,32 euro.
Nel caso in cui anche questi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, si dovrebbero avere ulteriori apprezzamenti dei corsi in direzione degli 0,35 euro e successivamente spingersi sui top di marzo 2022 situati in area 0,365 euro. Al contrario, primi segnali di leggera debolezza si avrebbero con una discesa sotto i minimi delle ultime due settimane situati in area 0,28 euro.
Dal punto di vista operativo la perdita di questi livelli aprirebbe le porte per una chiusura del gap up formatosi il 2 febbraio 2023 nei pressi degli 0,268 euro. Fondamentale nel caso sarà la tenuta di questi sostegni, dove peraltro transita l'indicatore daily del Supertrend, per evitare un pericoloso indebolimento del trend primario che a quel punto potrebbe riportare i corsi in direzione dei massimi di novembre 2022 situati sulla soglia degli 0,25 euro.
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