Il profit warning lanciato da Walmart ma anche i timori di uno stop del gas russo verso l'Europa impatta sui mercati azionari europei che si avviano a chiudere la giornata in territorio negativo. Con il focus rivolto anche alle decisioni che arriveranno domani dalla Federal Reserve in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib cerca di tenere gli importanti supporti situati nei pressi dei 21.250 punti per evitare una prosecuzione delle vendite verso la soglia dei 21.000 punti. Tra i titoli da monitorare troviamo Telecom Italia con i prezzi che aggiornano i nuovi minimi di periodo, in attesa dei conti trimestrali. Andiamo a vedere le attese degli analisti.
Telecom Italia: nel secondo trimestre ricavi attesi a 3,9 miliardi di euro
Dopo che il 22 luglio 2022 Moody's ha tagliato il rating della società da Ba3 a Ba1, ora Telecom Italia è attesa il 4 agosto alla prova dei dati trimestrali. Secondo le previsioni di Bloomberg, i ricavi nel secondo trimestre sono attesi a 3,9 miliardi di euro in aumento sia rispetto ai 3,5 miliardi registrati nello stesso periodo del 2021 che ai 3,64 miliardi di euro del 1° trimestre 2022.
L'EBITDA dovrebbe attestarsi a 1,445 miliardi di euro che si confronta con gli 1,32 miliardi di euro che si sono avuti nel periodo gennaio-marzo 2022. Per quanto riguarda la controllata brasiliana, sul dato questa dovrebbe pesare per quasi 385 milioni di euro.
Il focus, nel corso della presentazione dei dati, sarà comunque rivolto sia al debito ma soprattutto ai tempi legati alla separazione della rete che potrebbe rallentare con la caduta del Governo Draghi. Ricordiamo infine che che dei 24 analisti censiti da Bloomberg che seguono il titolo, solo 9 forniscono un rating "buy", con un target medio di 0,34 euro.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa attendersi sul titolo nel breve e medio periodo. È un vero e proprio sell-off quello sulle azioni Telecom Italia, che si sono spinte sotto i precedenti minimi storici nei pressi degli 0,22 euro. Il mancato recupero di questi livelli dovrebbe far proseguire il trend discendente in atto, che avrebbe un prossimo target situato sulla soglia degli 0,22 euro e successivamente area 0,175-0,18 euro. In questo contesto eventuali rimbalzi, che dovessero mentenersi sotto gli 0,22 euro, potrebbero rappresentare nuove occasioni per aprire posizioni ribassite.
Al contrario, segnali di timida positività si avrebbero con il ritorno oltre gli 0,22 euro, sopra i quali le qotazioni potrebbero spingersi verso le prime resistenze di breve situate nei pressi degli 0,245-0,25 euro. Nel caso in cui ci fosse il breakout di questi livelli, aumenterebbero le possibilità di una prosecuzione del rimbalzo verso gli 0,265 euro, senza comunque cambiare il downtrend principale. Per inviare un vero e proprio segnale di forza, capace di mettere in un angolo la fase correttiva attuale, i prezzi dovrebbero infatti spingersi oltre la soglia degli 0,3 euro.
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