Chi pensa che Tesla sia solo un venditore di auto elettriche commette un fatale errore. La casa automobilistica commercia tetti solari, prodotti per la batteria, software per la guida autonoma e gestisce la più grande rete di ricarica rapida per i veicoli elettrici degli Stati Uniti. Proprio quest'ultima ha una grande potenzialità, secondo Marco Delaney, analista di Goldman Sachs.
A suo giudizio, se Tesla apre ai veicoli elettrici di altre compagnie, potrebbe aggiungere circa 1 miliardo di dollari di utili all'anno ai 3 miliardi attuali. Questo potrebbe significare 75 centesimi per azione in più dopo un paio di anni, che si traducono in termini di valutazione azionaria in 32 dollari di maggiorazione.
Tesla: i vantaggi di un'apertura della rete di ricarica
Tesla ha attualmente circa 1.700 stazioni attive nel territorio statunitense, che offrono circa 14.000 attacchi per la ricarica delle batterie. Questa fa riferimento ai caricabatterie DC di livello 3, che possono fornire energia a un veicolo elettrico fino a 50-100 miglia di autonomia in pochi minuti. Facendo un paragone con le pompe di benzina, in USA vi sono circa 115.000 stazioni di servizio e 1,2 milioni di pompe.
L'apertura di Tesla potrebbe apportare alcuni vantaggi sia per l'azienda che per gli investitori, secondo Delaney. Nel primo caso vi sarebbe l'aumento del numero di veicoli presso cui effettuare i propri servizi, generando più vendite e flussi di cassa. Questo andrebbe chiaramente a beneficio degli investitori, che vedrebbero riflettersi sulle azioni in Borsa il miglioramento degli utili aziendali e della quota di mercato della società.
Tuttavia, per i proprietari delle vetture targate Tesla non sarebbe un grande vantaggio, in quanto aumenterebbero le code per una ricarica con la presenza di veicoli non Tesla. A meno che la società non attuasse un'imponente estensione delle infrastrutture di ricarica, il che richiederebbe investimenti corposi.
Sicuramente, Palo Alto prevede di aggiungere molti più caricabatterie. Andrew Baglino, Vicepresidente senior di Powertrain and Energy, ha affermato a ottobre del 2021 che la "rete è raddoppiata nell'ultimo anno e mezzo ed è in corso una pianificazione per triplicarla nei prossimi due anni".
Delaney comunque ha un rating Buy per le azioni Tesla e ha fissato un obiettivo di prezzo a 1.000 dollari, che corrisponde a 115 dollari in più rispetto al target price medio degli analisti a 885 dollari. Le azioni quest'anno hanno perso oltre il 30% del loro valore a causa: dell'aumento dei tassi d'interesse sul mercato che ha colpito tutto il settore tecnologico; della crisi degli approvvigionamenti che ha messo in difficoltà la produzione aziendale; dell'aumento dei prezzi delle materie prime e dei componenti che hanno alzato i costi di input; dei blocchi cinesi dovuti al Covid-19 che hanno interrotto l'attività nella fabbrica di Shanghai.